venerdì, 29 Marzo 2024
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Rifiuti. La politica litiga e i comuni sono quasi in emergenza sanitaria

La situazione rifiuti è ai limiti dell’emergenza sanitaria. Strade e interi paesi sono sommersi da rifiuti, da Carini a Bagheria e così anche nel resto della Sicilia. C’è poi chi vieta ai propri concittadini, come nel caso del sindaco del M5S Cinque di Bagheria, di conferire i rifiuti nei cassonetti e gli impone di tenerli a casa.

I cittadini e le Amministrazioni comunali sono le vittime di un sistema che ormai da decenni vede i rifiuti in Sicilia al centro di interessi privati e speculativi – ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando che interviene sulla emergenza di rifiuti che in questi giorni ha colpito numerosissimi Comuni siciliani -.  Un sistema che, con l’Assessore Vania Contraffatto – sia per i rifiuti, sia per l’acqua, tanto nella sua veste di Assessore quanto in quella di Commissario – perpetua e aggrava uno stato confusionale che alimenta disservizi e sprechi  in danno dei Comuni e dei servizi pubblici per i cittadini.”

Per il deputato nazionale di San cataldo, dell’area di centro destra Alessandro Pagano “La gestione dei rifiuti è il più grosso problema che un amministratore, dall’Assessore del più piccolo comune a quello della più grande Regione d’Italia, si trova a dover affrontare. Le altre Regioni non hanno nulla in più della nostra, solo un Presidente che sa far funzionare bene le cose. Quello che ancora non è chiaro al Presidente Crocetta è che i rifiuti cosi continuando non possono che crescere ed in proporzione anche il degrado per le strade- facendo cosi lievitare i costi a dismisura e di conseguenza le tasse. I rifiuti solidi devono essere trasformati! La tecnologia che consente la conversione dei rifiuti in energia è ormai matura. Nelle altre regioni d’Italia esistono già gli impianti attivi e i siti che funzionano da trasformatori energetici convertendo i gas ricavati dai rifiuti in energia elettrica, riducendo i rischi per l’ambiente.”

«L’assessore Contrafatto prenda atto di una emergenza che è il frutto di una inadeguata e approssimata azione politica nell’affrontare una emergenza che può diventare catastrofe e che sta portando al collasso intere comunità, con danni irreparabili sia sotto il profilo igienico ambientale che economico – ha affermato l’on. dell’ARS del gruppo NCD, Pietro Alongi -. L’assessore Contrafatto la smetta di scaricare le proprie responsabilità sui sindaci che ad oggi non hanno trovato adeguata interlocuzione. Da mesi ,  l’assessore ha annunciato la presentazione di un testo di legge che chiarisca come la regione siciliana  intende affrontare un tema così importante e delicato come la gestione dei rifiuti e con quale piano industriale, testo che sembra la tela di Penelope – ha concluso Alongi -. Auspichiamo che nelle prossime 48 ore l’assessore trovi adeguate soluzioni, diversamente la strada maestra non può che essere quella delle proprie dimissioni. Se ciò non dovesse verificarsi non ci rimane che presentare, già martedì prossimo,  una mozione di censura che contenga la chiara e precisa richiesta al presidente Crocetta della rimozione dell’assessore Contrafatto».

Continua la lite tra il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando e presidente ANCI, il Presidente Crocetta e l’assessore Vania Contrafatto: “Sono fuori dalla realtà e dalla storia i continui attacchi contro la RAP, che è oggi titolare dell’unico impianto pubblico operante in Sicilia secondo le direttive europee e nazionali, a norma e con un TMB che tratta oltre 750 tonnellate al giorno di rifiuti. Sono fuori dalla realtà e dalla storia quegli attacchi contro il Comune di Palermo che hanno  realizzato con la Rap la più grande e operativa esperienza di gestione interamente pubblica di rifiuti, estendendo tale modello anche al settore dell’acqua con la società interamente pubblica dell’AMAP, che ha preso il posto di una fallimentare e fallita gestione privata dell’Aps. Non consentiremo che posizioni e attacchi del predetto Assessore e del Governo regionale mutino l’attuale irrinunciabile gestione pubblica. Se il presidente Crocetta vuole – sia pure tardivamente – entrare in una ottica, quanto mai urgente e necessaria, di collaborazione e sinergia fra le Istituzioni, per risolvere l’emergenza in tutta la Sicilia, accetti il tavolo congiunto con i Comuni e con il Governo nazionale, tavolo da tempo richiesto da Anci Sicilia  e smetta di tenere la Sicilia sotto scacco di patti tanto inconcludenti quanti mortificanti della autonomia speciale di Regione ed enti locali.  Si ponga fine a posizioni tanto inconcludenti quanto mortificanti degli interessi della Sicilia e impedisca il Presidente Crocetta quei comportamenti dei suoi assessori che  introducono elementi di grande confusione a danno della gestione pubblica ed efficiente dei servizi nei settori dei rifiuti e dell’acqua, caratterizzati da persistenza di interessi speculativi, sprechi e talora costituenti un vero e proprio sistema politico/affaristico anche mafioso“.

Così, lunedì si prepara una protesta che vedrà arrivare amministrazioni di vario colore, tutte al collasso, e anche cittadini.  Alcuni autocompattatori si presenteranno sotto alle finestre del presidente della Regione “per fargli toccare con mano – dicono i deputati 5 stelle all’Arsun’emergenza di cui evidentemente il governatore non riesce a cogliere la portata. Crocetta ed il suo staff, giorno dopo giorno, danno prova di incapacità e di immobilismo. Chissà che la puzza dei rifiuti che arriverà nelle dorate stanze di palazzo d’Orleans non riesca dove hanno fallito gli accorati appelli dei sindaci e le vibranti proteste dei cittadini”.

 

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