giovedì, 18 Aprile 2024
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Pranzo peri bambini del Capo grazie anche a contribuito dell’associazione di Antonio Montinaro

Una giornata all’insegna dell’allegria, ma soprattutto concretamente solidale.  È quella che hanno potuto vivere circa 70 bambini del “Centro Filippone”, realtà che sorge alle spalle dell’Accademia delle Belle arti di Palermo, praticamente nel cuore del mercato del Capo, dove l’associazione “Madre Serafina Farolfi” si dedica alle famiglie che versano in gravi difficoltà economiche.

Grazie all’associazione “Antonio Montinaro” hanno potuto pranzare nei locali dell’istituto Boccone del Povero” di piazzetta San Marco, vivendo un importante momento di condivisione che ha fatto sentire loro la vicinanza di tante persone.

«Era il 21 maggio del ’92 –  racconta  Ina Guzzetta, delegata di quest’ultima associazione – e, in un’occasione di beneficenza, Antonio Montinaro mi diceva: “Quando si dona al povero, si presta a Dio”. Da allora sostengo con vigore e fermezza quel famoso progetto di solidarietà. Ringrazio, quindi, Ottavio Zacco, le suore del Boccone del Povero, l’assistente sociale dell’associazione, la dott.ssa Giuseppina  Esposito, e la signora Aurora del “Centro Filippone”, per l’immensa partecipazione dei suoi bambini e dei suoi volontari».

E sono numerosi anni che Aurora Mangano Amodio, responsabile dell’associazione “Madre Serafina Farolfi”, va avanti tra le tante criticità legate al sostegno morale e umano, ma soprattutto economico, relativo proprio al “Centro Filippone”.

«In questo frangente di tempo è cresciuto notevolmente il numero dei bambini che vengono ospitati ogni pomeriggio – afferma Lorenzo Catalano, del Comitato “Salviamo il Mercato del Capo” – e, di conseguenza, sono aumentate anche le problematiche. La signora Amodio ci ha chiesto una mano per raccogliere fondi per il centro e, come già fatto per l’Istituto “Boccone del Povero”, ci siamo subito attivati. Ora proveremo a organizzare un evento che possa dare un’ulteriore mano di aiuto».

Inevitabile, in tutto questo, ringraziare l’associazione a cui ha dato vita l’agente di polizia che perse la vota insieme a Giovanni Falcone nella strage di Capaci.

«Grazie veramente per aver donato momenti di felicità e spensieratezza ai bambini di questo centro. Ringrazio in modo particolare Ina Guzzetta – sottolinea Ottavio Zacco, vicepresidente della I Circoscrizione –, suor Marie Jeanne Tshiba per averci ospitato, così pure padre Giuseppe Pomi per essere sempre presente. È bellissimo vedere tanti volti di varie nazioni ed etnie ballare, ridere e divertirsi insieme come fratelli».

Naturale che giungesse anche il saluto di Tina Montinaro. «Cari ragazzi, mi dispiace tanto non poter essere presente. Mi sarebbe piaciuto conoscervi tutti e abbracciarvi forte forte. Vi prometto, però, che molto presto verrò e staremo un po’ insieme. Ringrazio tutti per il vostro impegno, ma soprattutto Ina perché penso che sia il modo più bello per ricordare Antonio».

Un saluto corale che ha voluto augurare l’inizio di un nuovo anno sancito e sottolineato dalla voglia di volersi bene e darsi reciprocamente una mano di aiuto.

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