venerdì, 29 Marzo 2024
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Parole e musica inaugurano ARCHItetture. Rossini incontra Serpotta

La musica di quattro archi, unita alle sapienti parole di Bernardo Tortorici, Presidente dell’Associazione Amici dei Musei Siciliani, hanno suscitato il forte apprezzamento di quanti, nel suggestivo Oratorio di San Lorenzo a Palermo, hanno preso parte all’inaugurazione della manifestazione ARCHItetture.ARCHItetturefoto5
Nata dalla sinergia tra il Conservatorio di Musica Vincenzo Bellini di Palermo e l’Associazione Amici dei Musei Siciliani, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Palermo e l’Associazione AgorArte, ARCHItetture mira a valorizzare e far conoscere le bellezze artistiche della Città attraverso il raffinato connubio tra musica e parole. Il progetto, infatti, propone sei incontri in sei luoghi di Palermo, durante i quali giovani musicisti della classe della Maestra Elena Ponzoni, faranno risuonare le melodiose corde dei loro strumenti, affiancati da volontari esperti che spiegheranno e ARCHItetturefoto4commenteranno i vari siti.
“Palermo mi ha mostrato luoghi talmente affascinanti e meritevoli di essere ‘riempiti’ da buona musica, che non ho esitato a cercare contatti. Il completare l’operazione con uno scambio maggiore con chi ci ospiterà, invitando i volontari dell’Associazione ad illustrare gli spazi in cui si svolgeranno i concerti, mi è sembrato un corredo naturale e un contributo attivo da parte di noi musicisti alla valorizzazione del patrimonio artistico di questa città” – ha commentato la docente di Musica d’Insieme per archi, Elena Ponzoni, che ha curato il progetto.
ARCHItetturefoto2DanieleFicola_BernardoTortoriciAll’evento inaugurale, svoltosi alle 18.00 di domenica 12 Aprile, enorme apprezzamento e grande entusiasmo ha espresso Daniele Ficola, Direttore del Conservatorio Bellini di Palermo, che ha illustrato la manifestazione e presentato il primo incontro dal titolo “Musica Seria?”. Il pomeriggio è stato articolato in due momenti: nella prima parte sono stati messi in luce da Bernardo Tortorici gli elementi e gli aspetti che caratterizzano le splendide e candide decorazioni del Serpotta nell’Oratorio di San Lorenzo, fornendo alcuni cenni storici e prestando particolare attenzione alle componenti artistiche e alle tecniche dello scultore e decoratore italiano, come ad esempio “l’allastratura”, procedimento scultoreo che dona allo stucco quella brillantezza e levigatezza peculiare del marmo.
Alla vista dei due angeli centrali, delle virtù, dei teatrini raffiguranti episodi della vita di San Lorenzo e San Francesco, delle panche dall’intreccio di aquile e serpenti e dai piedi in legno con figure mitologiche, tutti i presenti non hanno potuto, estasiati e meravigliati, che constatare la preziosità e la raffinatezza del luogo.ARCHItetturefoto3
Il secondo momento ha visto, invece, un breve, ma accurato excursus sulle specificità musicali del “cigno di Pesaro” con scrupoloso riguardo alla sua raccolta di sei sonate, scritte all’età di dodici anni. Su questo versante, è stato Fabio Pecorella, un giovane appassionato di Rossini, ad accompagnare gli intervenuti all’ascolto della Sonata per archi n. 2 in La maggiore, sottolineandone le caratteristiche, l’organico inusuale (2 violini, 1 violoncello, 1 contrabasso) e l’originale e rossiniana “estetica del sorriso”. Ed è proprio il riso, come è stato spiegato nel corso dell’incontro, ad unire il maestro pesarese allo scultore palermitano, qualificandosi come ingrediente affine e tipico: di qui la dicitura, quasi una domanda umoristica, “musica seria?”.
L’esecuzione, affidata ad Ornella Mineo e Elena Ponzoni (violini), Franca Bongiovanni (violoncello) e Luciano Nanìa (contrabbasso), non soltanto si è rivelata gradevole, ma integrandosi perfettamente con l’ambiente attorno, ha contribuito a sviluppare un legame positivo ed edificante tra i musicisti e gli ascoltatori, delineando per entrambi una esperienza unica e di crescita.ARCHItetturefoto1
ARCHitetture già preannuncia appuntamenti emozionanti e da non perdere. Il prossimo incontro “Ritorno al futuro”, dedicato alla musica del Novecento, con brani di Martinů, Mantione, Ravel è previsto per giorno 26 aprile alle ore 18.00, presso la Chiesa di Sant’Antonio Abate allo Steri.

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