Palermo. Ieri mattina, al Foro Italico, alcuni operai avrebbero iniziato la potatura/capitozzatura dei Ficus che si trovano a ridosso del porticciolo di Sant’Erasmo, area che rientra nel demanio dell’Autorità portuale, Le associazioni ambientaliste, venute a conoscenza di quanto stava accadendo, si sono immediatamente attivate e recate sul posto a presidio dei lavori.
“Personalmente – commenta il Consigliere comunale Paolo Caracausi – ho inviato una email al presidente dell’Autorità portuale chiedendo l’immediata sospensione dei lavori. Da quanto appreso dagli uffici di Ville e Giardini i lavori non hanno avuto le autorizzazioni necessarie e che questo tipo di lavori, pur se necessari, non si effettuano in questo periodo. Purtroppo ancora una volta la nostra città dimostra di non essere una città votata al verde, e chiunque opera senza autorizzazione ed in barba al regolamento sul verde. Mi auguro – conclude il Presidente della III Commissione del Comune – che questo scempio venga sospeso, e che per il futuro non si verifichi più. Il mio personale ringraziamento alle associazioni ambientaliste attente all’ambiente ed agli alberi in particolare”.
Giunge intanto una nota di Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, che a seguire riportiamo:
“Abbiamo inserito il verde, tanto, in luoghi in cui, fino a poco tempo, era fa inimmaginabile, figuriamoci se lo depauperiamo. La storia degli ultimi tre anni della nostra Autorità dimostra che noi il verde lo piantiamo, lo curiamo e lo riteniamo un bene prezioso – dichiara Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, in merito alla vicenda della potatura dei ficus a Sant’Erasmo -. Stiamo intervenendo, a supporto del Comune, per il bene degli alberi, non certo per eliminarli. Abbiamo dialogato con i tecnici e gli operatori dell’assessorato Ville e giardini, l’operazione è condotta da vivai specializzati che hanno ponderato ogni scelta. Siamo consapevoli che sarebbe stato più opportuno agire a gennaio – prosegue Monti – ma la situazione è talmente compromessa che non si può aspettare ancora senza correre il rischio di fare ammalare gli esemplari presenti. Da qui – conclude – l’urgenza di un intervento di prevenzione. Oltre all’aspetto botanico che ci ha guidati e indicato la strada, la potatura dei rami morti permetterà di rivedere il mare e impedirà che quell’area venga utilizzata di notte per attività non degne di una città civile e meravigliosa come Palermo”.
