“Palermo è una città in emergenza — dichiara il prof. Francesco Tanasi, giurista e Segretario Nazionale del Codacons —. Ogni settimana si registrano episodi di sangue, aggressioni, rapine e risse che alimentano un clima di paura e insicurezza. L’omicidio avvenuto nel cuore della città, nei pressi del Teatro Massimo, e le violenze ai danni di cittadini e turisti confermano che l’ordine pubblico è ormai fuori controllo. La gente ha paura di uscire la sera, e intere aree del centro e della periferia sono abbandonate all’illegalità”.
Tanasi prosegue: “Già a luglio il Codacons aveva lanciato l’allarme sicurezza a Palermo, chiedendo misure straordinarie, ma siamo stati inascoltati. Da allora la situazione è peggiorata: l’episodio di Monreale, con una sparatoria che ha provocato vittime e feriti, e la sparatoria avvenuta due settimane fa nella borgata di Sferracavallo, scaturita per futili motivi e che solo per caso non ha avuto conseguenze letali, dimostrano che la violenza è ormai diffusa e incontrollata. Non si tratta più di casi isolati, ma di una vera emergenza sociale e di sicurezza pubblica. Per questo chiediamo che il Ministro dell’Interno intervenga immediatamente, disponendo l’invio di più poliziotti, carabinieri e militari dell’esercito per riportare sicurezza e legalità nelle strade”.
“È indispensabile dichiarare lo stato di emergenza per motivi di sicurezza pubblica a Palermo e avviare un piano straordinario di controllo del territorio. Servono presidi fissi, pattugliamenti h24, telecamere funzionanti e una strategia di prevenzione concreta, non annunci. Palermo non può essere lasciata sola: lo Stato deve tornare visibile, credibile e vicino ai cittadini. Difendere la sicurezza significa difendere la libertà, la dignità e il futuro della città”— conclude Tanasi.
