Di fronte all’inarrestabile progresso tecnologico che caratterizza l’attuale società, potrebbe apparire superfluo richiamare l’attenzione su quell’usuale, quanto quotidiano, aggeggio, che è la radio. Ne esistono ormai di tante dimensioni, tipologie e colori, per non parlare poi dei servizi di radiodiffusione, sempre più aggiornati e al passo con i tempi.
Eppure, ogni volta che siamo imbottigliati nel traffico o a casa, tra faccende e attimi di relax, l’azionare quella scatola parlante, alla ricerca della musica preferita e di una voce amica, che ci informa sulle notizie del giorno, sui più variegati argomenti, dai più seri ai più divertenti, non può che essere una fonte di arricchimento alle nostre giornate. Alcuni hanno un canale favorito, altri seguono un programma in particolare, affezionandosi ai conduttori radiofonici e apprezzando il loro modi di porsi ed interagire con gli ascoltatori. Non manca chi, scorrendo tra le tante stazioni, è alla continua ricerca di novità. La radio, in fondo, ha sempre incuriosito, stuzzicato e accompagnato, perché, sin dalla sua nascita, all’intrattenimento ha unito l’informazione. Al diletto delle orecchie si aggiunge anche il sorriso delle labbra: quanti, accendendo la fantasia, non hanno immaginato l’aspetto del radiospeaker del momento o disegnato nella propria mente luoghi e persone lontane?
Dell’importanza e del grande contributo che questo mezzo di comunicazione ha dato e continua a dare al mondo intero è importante averne consapevolezza: ecco perché è nata la Giornata Mondiale della Radio, celebrata il 13 febbraio, su iniziativa dell’Unesco e del Segretario delle Nazioni Unite. In questo giorno, il mondo si unisce per ricordare e ribadire l’importanza di un mezzo di comunicazione che ha fatto la storia e che, ancora oggi, è in grado di raggiungere le comunità più lontane e coinvolgere, attraverso l’informazione e le emozioni, anche le persone più indifese e deboli, spesso vittime della povertà, della solitudine e dell’ignoranza.
Svolge anche un servizio sociale, raccontando drammi, storie e realtà: la radio, dunque, è strumento di tutti e per tutti, in grado di sviluppare la cooperazione internazionale all’insegna della libertà di espressione e del rispetto delle culture.
Il tema di quest’anno, come è evidenziato nel sito appositamente creato “World Radio Day 2016”, dove è possibile caricare e condividere i propri eventi e notizie attinenti, partecipando virtualmente alla manifestazione, è “Radio in tempi di emergenza e di disastro”. Nella piattaforma online, diverse sezioni contenenti interviste, documentari e testimonianze di quanti hanno trovato aiuto e sostegno nell’utilizzo di questo potente mezzo di comunicazione.
Se vale il detto “chi trova un amico, trova un tesoro”, non possiamo che esserne più certi: la radio è l’esempio più lampante.
