martedì, 18 Novembre 2025
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Monreale. Musica Sacra: “L’arca di Noè” dedicata ai ragazzi uccisi a Monreale e Palermo

“L’arca di Noè”, l’opera di Benjamin Britten per bambini e adulti è occasione di riflessione su temi di scottante attualità, dalla sostenibilità ambientale al valore della musica per combattere la povertà educativa

L’attualità, quindi, entra nella preparazione di uno degli spettacoli più attesi della 67ª Settimana Internazionale di Musica Sacra, organizzata dalla Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana con il sostegno dell’Assessorato del Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana.

Oggi, martedì 14 ottobre è in programma l’esecuzione dell’Arca di Noè (“Noye’s Fludde”, 1958) di Benjamin Britten, una delle opere più simboliche del compositore inglese, scritta nel 1958 per unire sul palcoscenico adulti e bambini, musicisti professionisti e dilettanti, in un’unica grande parabola di speranza.

Tratta dagli English Miracle Plays, Moralities, and Interludes, testi di autore ignoto che, rivisti nel XV sec., furono pubblicati nel 1890, questa nuova edizione dell’Arca di Noè è diretta da Riccardo Scilipoti e coinvolge il Coro di voci bianche della FOSS, il Coro polifonico “Pietro Vinci” di Palermo diretto da Pia Tramontana, l’Ensemble strumentale degli Allievi del Conservatorio “Alessandro Scarlatti” di Palermo e quello dell’Orchestra Sinfonica Siciliana in collaborazione con l’Associazione Museo Sociale Danisinni, per un progetto che unisce arte, educazione e inclusione , in cui la musica diventa strumento di partecipazione e dialogo tra generazioni.

Per questo motivo la FOSS e tutti gli artisti dedicano lo spettacolo alla memoria di Andrea, Massimo, Paolo e Salvatore, quattro giovani che sono stati uccisi tra Palermo e Monreale in questi ultimi mesi da loro coetanei, vittime a loro volta della povertà educativa che li ha trasformati in assassini.

Lo spettacolo è ideato da Giovanni Mazzara che ha curato la drammaturgia e la regia, insieme a Gigi Borruso autore del nuovo testo e voce recitante e a Valentina Console autrice delle scene e dei costumi; nei ruoli dei cantanti adulti Antonino Giacobbe (Noè) e Anna Pennisi (La moglie di Noè).

«Il titolo originale di questa composizione è Noye’s Fludde, il “Diluvio di Noè” – sottolinea Giovanni Mazzara – Mai titolo fu più aderente alla realtà quotidiana che vede l’intero nostro pianeta soggiacere al cambiamento climatico. Noi tutti siamo testimoni dei disastri che quotidianamente viviamo: corsi d’acqua alimentati da piogge torrenziali straripano con violenza ed inondano strade, città, case e terreni. Persone, auto ed animali vengono trascinati dalla forza della natura e spariscono tra i flutti. […] Nella nostra messinscena Noè è un giovane padre di famiglia, un marinaio ma soprattutto un volontario della Protezione Civile incaricato dal suo capo supremo, Dio (la voce recitante) di mettere in salvo il genere umano ed animale. […] Nucleo centrale dell’intera opera sono i giovani cantori utilizzati sia come solisti che per gli interventi corali. Giocando e cantando costruiscono l’arca e insieme a Noè portano in salvo sé stessi e gli animali. Ma il loro compito non è ancora terminato. C’è ancora una urgenza di drammatica attualità: la pace nel mondo. Saranno i ragazzi definiti dal Papa “Pellegrini di Speranza” con le loro giovani voci, e il loro impegno a sognare e lavorare per una pace giusta e duratura».

Il programma musicale prosegue sino al 17 ottobre con altre due serate tutte a ingresso libero sino ad esaurimento dei posti disponibili (inizio alle ore 21).

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