giovedì, 18 Aprile 2024
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“Metamorphose”: a Palazzo delle Aquile, la magia dell’arpa di Vincenzo Zitello

In occasione dell’iniziativa promossa dalla Presidenza del Consiglio Comunale, giunta alla sua seconda edizione, intitolata “Vivi il palazzo vivo”, il 16 dicembre 2017, si è esibito, presso il Palazzo delle Aquile, il M° d’arpa, Vincenzo Zitello.

Le arpe del M°Zitello

Il musicista ha incantato gli ospiti intervenuti con brani inediti, contenuti nel suo nuovo album “Metamorphose“, e con altre composizioni del suo repertorio sottolineando il valore e la capacità comunicativa di uno strumento, l’arpa appunto, che ha saputo evolversi e trasformarsi nel corso dei secoli. I brani vengono eseguiti con due tipologie diverse d’arpa: l’Arpa Celtica e l’Arpa Clarsash, che il M° Zitello definisce: «strutturalmente più complessa, dalle sonorità delicate e tecnicamente più difficile da suonare».

Esecuzione di un brano all'arpa
Vincenzo Zitello durante l’esecuzione di un brano

Prima dell’inizio del concerto, il maestro Zitello, in esclusiva al GCPress, rivela alcune curiosità sull’arpa, la sua evoluzione e la sua storia e, ringraziando per l’invito il suo amico, nonché il direttore artistico dell’iniziativa, Dario Sulis: «La musica che eseguo  è d’invenzione e la riassumo in diverse composizioni poiché l’arpa è uno strumento che appartiene a tantissime culture e, in questa occasione, mi concentro su un viaggio sonoro che parte dal Mediterraneo e giunge fino al Nord. L’arpa – prosegue Zitello – è uno strumento legato all’uomo da tantissimo tempo, più di 5 mila anni, ed è capace di evocare emozioni che nessun altro strumento riesce a trasmettere. Oggi – conclude Zitello – sono molti i giovani che hanno scelto di suonare questo strumento in Italia e questo mi rende felice perché ne dimostra l’evoluzione culturale e la capacità di offrire possibilità emotive uniche».

Rosellina Guzzo osserva le arpe del M°Zitello

Tra il pubblico, incontriamo Rosellina Guzzo, arpista professionista e grande amica di Zitello, alla quale quest’ultimo dedica un brano durante il concerto, e che, in esclusiva al GCPress, esprime la sua ammirazione dichiarando: «È stato bellissimo ed emozionante ricevere questo omaggio da Vincenzo. Noi siamo amici da tanto tempo e, anche se non abbiamo mai collaborato professionalmente, abbiamo condiviso un percorso umano ed emotivo. Mi invita spesso ai suoi festival internazionali d’arpa insieme ad altri professionisti e, oltre che per le scelte artistiche – conclude la Guzzo – ammiro Vincenzo Zitello per il suo essere grande pur mantenendo un’umiltà ed una semplicità disarmanti».

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