lunedì, 7 Ottobre 2024
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I rischi del web: spiegare a genitori ed educatori i pericoli dei social

La recente morte della piccola Antonella, a Palermo, a causa di una sfida su Tik Tok, ha sconvolto il mondo della scuola e messo in allarme le famiglie. Molto spesso, però, i genitori non sono in grado di spiegare ai figli i rischi connessi all’uso dei social e dei videogiochi. Ecco perché è estremamente necessario prevenire fatti del genere, diffondendo una corretta informazione. Per poter affrontare gli interventi anche a livello istituzionale, il dipartimento regionale Istruzione di Forza Italia, la cui responsabile è la professoressa Maria Grimaudo, in collaborazione con il dipartimento Istruzione della provincia di Messina, guidato da Francesco Orifici, è pronto a stipulare protocolli d’intesa con associazioni ed enti impegnati nell’educazione all’uso consapevole della rete internet e ai diritti e doveri ad esso connessi.

“Nella nostra società tecnologicamente avanzata, internet rappresenta per gli adolescenti un affascinante contesto di esperienza e di confronto – dice Grimaudo -. Ad attirarli è una sorta di maschera che permette loro di evitare un confronto diretto tramite un’identità inesistente. I social  network – aggiunge – sono spazi virtuali che producono emozioni reali. Facebook, Youtube, Instagram, Tik Tok creano dipendenze rese ancor più drammatiche dallo sviluppo tecnologico a cui abbiamo assistito nell’ultimo decennio. Tik Tok è una delle realtà più presenti nel mondo giovanile: soltanto in Italia conta quattro milioni di utenti. È una piattaforma che permette di condividere musica e video e dal 2018 è stata acquistata da una società cinese”.

Si sono verificati diversi gesti estremi riconducibili alle nuove e pericolose “challenge”, sfide di vario tipo che avvengono in rete e che si stanno diffondendo a macchia d’olio. A destare l’attenzione degli inquirenti è una pericolosa challenge online, quella di Jonathan Galindo, così come la Blue Whole o la Momo challenge.

In questo momento in cui la pandemia da COVID-19 costringe molti giovani a stare a casa, smartphone, tablet, Ipad sono sempre più usati e hanno la funzione di mezzi di aggregazione. L’abuso porta spesso a spiacevoli incontri in quello che viene definito “cyberspazio”. Il web, infatti, oltre ad essere una fantastica opportunità di studio e conoscenza, è anche un luogo pieno di insidie spesso identificate con termini molto complicati e sconosciuti. Genitori ed educatori devono assolutamente conoscerne il significato per poter vigilare e prevenire comportamenti scorretti.

Per fare chiarezza il ministero della Giustizia ha stilato il ’Gloss@1.zero‘, una sorta di piccolo dizionario enciclopedico sui comportamenti in rete e sui termini più diffusi, come Candy girl (denudarsi davanti a una webcam per poi vendere le foto in cambio di ricariche telefoniche o regali di scarso valore economico), Grooming (la vittima viene adescata online, tramite chat e social network), Vamping, Hate speech, Sexting e Hikikomori.

“Per arginare questi gravi comportamenti occorre sensibilizzare l’intera società e soprattutto cercare azioni d’urto che coinvolgano famiglie ed agenzie educative – sottolineano Grimaudo e Orifici -. Un valido supporto per i genitori sono le iniziative che hanno l’obiettivo di far riflettere e dare la corretta percezione dei rischi e delle responsabilità”.

La Fondazione Carolina rappresenta, ad esempio, un valido supporto alle famiglie e alla comunità, ed ha raccolto la sfida di Paolo Picchio, papà di Carolina, prima vittima acclarata di cyberbullismo, che si è tolta la vita nel gennaio del 2013. Scopo della Fondazione è quello di realizzare un futuro in cui il web sia un “luogo” sicuro per i bambini e gli adolescenti, coinvolgendo tutti gli attori corresponsabili della crescita dei minori e del loro sviluppo consapevole. Dalla data di costituzione della Fondazione, si sono attivate sinergie e collaborazioni con istituzioni impegnate nella prevenzione del cyberbullismo e dei reati digitali.

Esistono poi iniziative portate avanti da “Genitori Connessi”, progetti sostenuti da vari Comuni, service clubs, amministrazioni provinciali, istituti scolastici. Anche a Palermo è nato un gruppo guidato da Francesco Zanca e un altro, molto attivo, Palermo Mamme. 

Grimaudo e Orifici concludono ricordando le parole le parole dello psicologo Gianluca Lo Presti: “Ai vostri figli non dovete togliere Tik tok, e neppure togliere il cellulare. Dovete invece aggiungere tempo. Perché se un problema non si manifesta in un contesto social, si manifesterà in un contesto sociale”

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Nei giorni scorsi, l’Assessore alla scuola al Comune di Palermo, Giovanna Marano, ha partecipato in videoconferenza all’iniziativa “Responsabilità in rete, Cyberbullismo e rischi del web”, organizzata in vista della Giornata contro il bullismo e il cyberbullismo che si
celebra il 7 febbraio e del #SaferInternetday in programma, invece, il 9 febbraio.

Si è trattato di un confronto con studenti, docenti, genitori aderenti alla rete “Sì Cyber, no Bullo”, inserita nel progetto EduVision organizzato nell’ambito dell’accordo di rete di scopo tra l’I.C. Marconi e l’ I.C. Arenella e dall’Associazione Incontrosenso e che ha visto coinvolti i rappresentanti della FondazioneCarolina e forze di Polizia.

“La rete – ha detto l’assessore Marano – è un ecosistema con potenzialità straordinarie, capace di fornire al diritto allo studio modalità innovative di apprendimento, di accrescere il senso di appartenenza ad una comunità, di curare quei sentimenti di solitudine provati da bambine, bambini e adolescenti accresciuti dalla pandemia. Ma è un mondo che nasconde anche molte insidie e pericoli per i minori. Lo conferma una recente indagine condotta dall’associazione ‘Terre des hommes’ dalla quale, analizzando un folto campione di adolescenti,
emerge che il 61% di adolescenti afferma di essere stato vittima e il 68% di essere stato testimone di episodi di bullismo e cyberbullismo, mentre sei adolescenti su dieci hanno dichiarato di non sentirsi sicuri on line. Ecco perché dobbiamo fare in modo che internet sia sempre più un luogo protetto, al quale accedere in modo consapevole, graduale, non prima di una certa età e mai da soli. Tutti insieme, istituzioni, famiglie, scuole, associazioni, dobbiamo puntare a sviluppare progetti di educazione digitale che siano sempre attivi e a disposizione di bambine, bambini e adolescenti, fornendo supporto in questo senso anche ai genitori. Prima della pandemia – conclude Giovanna Marano – l’amministrazione aveva sostenuto l’avvio di laboratori educativi che speriamo di potere riavviare presto in presenza. Il Comune di Palermo è impegnato a promuovere, anche attraverso la Sispi, la società partecipata che si occupa di innovazione, nuovi strumenti e opportunità di educazione digitale”.

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Telefono Azzurro, l’8 e il 9 febbraio, in occasione del “Safer Internet Day” istituito dalla Commissione Europea per rendere il web un luogo sicuro per i più giovani, organizza degli eventi on line.
Al seguente link è disponibile il programma completo con la possibilità di registrarsi  ai panels e seguire la diretta: https://azzurro.it/news_eventi/safer-internet-day-2021/

Safer Internet Day – 9 febbraio 2021, le iniziative a Palermo del Garante all’infanzia e adolescenza

Sono dati che preoccupano quelli lanciati dall’Osservatorio Indifesa 2020 di Terre des hommes e ScuolaZoo. Secondo il sondaggio, somministrato a circa 6000 ragazzi e ragazze d’Italia, 6 adolescenti su 10 dichiarano di non sentirsi al sicuro online. L’incubo maggiore per le ragazze è il Revenge porn (52,16%). Inoltre, ragazzi e ragazze esprimono sofferenza per episodi di violenza psicologica subita da parte di coetanei (42,23%) e in particolare il 44,57% delle ragazze segnala il forte disagio provato dal ricevere commenti non graditi di carattere sessuale online. 

“I numeri, ad ogni modo, confermano un trend in crescita dei fenomeni a mezzo web – sostiene il Garante Infanzia e Adolescenza del Comune di Palermo Pasquale D’Andrea – Ecco perché, ora più che mai, occorre che in Sicilia venga approvata la legge in materia – ferma da un anno all’Ars- e che il MIUR inserisca nel piano dell’offerta formativa l’EDUCAZIONE DIGITALE. Reputo opportuno che il Comune, il Terzo Settore e la Chiesa, dopo questo periodo buio, mettano in campo tutte le azioni utili al recupero delle relazioni e del dialogo tra le generazioni, in particolare con i ragazzi e le ragazze. Il tavolo tecnico New Media e Cyberbullismo – conclude il Garante – continuerà a lavorare nella direzione della diffusione dell’informazione e della formazione contro i rischi del web con alcune novità previste in primavera”.

Da Martedì 9 febbraio 2021, giornata del Safer Internet Day, il Garante diffonderà una serie di iniziative in città. Altrettante iniziative saranno organizzate dal MIUR e dall’Ufficio Scolastico Regionale.
 
9 FEBBRAIO
Ore 09.00 – a cura dell’ I.C. Falcone “Educare alla Media Education per un sano uso dei New media
Ore 10.00 – a cura di Made 3.0 c/o Liceo Classico Internazionale G. Meli “Sto bene con me- sto bene con gli altri”
Ore 17.00 – Webinar online a cura del Pool antiviolenza e del Convitto Nazionale Giovanni Falcone “I nostri figli in rete tra rischi e opportunità” sulla pagina Facebook del Convitto Nazionale Giovanni Falcone
Ore 17.00 – a cura di AGESC “La solitudine di un cellulare, un sito, una sfida estrema – I social. Vivere bene la sfida del digitale – Opportunità e rischi della rete pagina Facebook “Famiglia e benessere di Cittadella”
Ore 21.00 –  a cura di “Genitori Connessi “Strategie contro le dipendenze digitali” pagina Facebook

10 FEBBRAIO
Ore 21.00 –  a cura di Genitori Connessi “Evoluzione del Social Risk” e “Uso dei social e relazioni tra genitori e figli” pagina Facebook

11 FEBBRAIO
Ore 16.00 – a cura di Rotary TDS “CYBERBULLISMO, come conoscere i pericoli attraverso le nuove tecnologie informatiche”
Ore 16.30 – a cura di CIFA Onlus “#hatetracker: la guida” incontro on line https://meet.google.com/xwg-kowf-aue

“E’ importante che tutte le istituzioni siano attive nel promuovere una cultura dell’utilizzo critico di Internet e degli strumenti digitali, facendosi parte attiva e sostenendo quanti operano con
professionalità per informare e formare, coinvolgendo tanto gli adulti quanto i più giovani.
Un apprezzamento va quindi all’iniziativa del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, che prova a
mettere in rete competenze e professionalità presenti nel nostro territorio per una utile ricaduta sulla collettività”. Lo ha dichiarato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, in occasione della Giornata mondiale per la sicurezza in rete.

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Ricorre oggi l’anniversario del Safer Internet Day 2021 la giornata mondiale dedicata all’uso positivo di internet e alla sicurezza in Rete, all’insegna dello slogan “Together for a better Internet”. La giornata, istituita e promossa dalla Commissione Europea, quest’anno assume una valenza ancor più significativa: l’emergenza sanitaria ha inciso sulle abitudini degli adolescenti italiani e, in particolare, sull’approccio al mondo virtuale e al digitale.

“L’odierna occasione è propizia per una opportuna riflessione sul senso e sul significato delle tecnologie digitali che, come tutte le tecnologie, sono neutre e a disposizione dell’uomo: il risultato del loro impiego dipende dall’ uso buono o cattivo che se ne fa”.  

È quanto ha dichiarato Roberto Lagalla, assessore all’Istruzione e formazione professionale della Regione Siciliana intervenendo all’evento on line “Imparare il digitale: premiazione dei vincitori del concorso Progetti digitali”, organizzato dall’assessorato in collaborazione con Formez PA nell’ambito delle attività di comunicazione del PO-FSE Sicilia 2014-2020, per promuovere i percorsi di Istruzione e Formazione professionale (IeFP) che occupano, in Sicilia, oltre 14 mila giovani in obbligo scolastico.


“Ecco perché – ha continuato l’assessore – la cultura digitale deve entrare nella scuola ed essere trasversale anche ai processi di formazione professionale per evitare possibili degenerazioni nell’uso di queste tecnologie che, quando utilizzate acriticamente senza vigilanza e senza preparazione, determinano fatti drammatici tali da interrompere giovani vite come abbiano dovuto tristemente assistere in questi giorni tanto in alcune regioni d’Italia come anche e soprattutto in Sicilia, qui a Palermo”.

          
“All’interno dei programmi FSE – ha concluso Lagalla – l’Assessorato continuerà a valorizzare la formazione e la cultura digitale attraverso progetti e programmi che siano in condizione di educare i giovani sull’uso responsabile e consapevole di queste tecnologie”.

L’evento è stato l’occasione per premiare i due istituti siciliani vincitori del Concorso nazionale “Progetti digitali-IeFP” 2019-2020 promosso dall’Associazione Italiana per l’Informatica ed il Calcolo Automatico (AICA) con il patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per valorizzare i progetti più innovativi nel campo digitale: l’Istituto “Carducci” di Comiso per i progetti Divina Commedia Games (un videogioco realizzato usando il coding che prende spunto dalla struttura del poema dantesco) e i due video “2020” e “Signor  Aretta influencer per l’ambiente” e l’Ente Don Orione di Palermo per il cortometraggio “In viaggio nell’Olocausto”, il progetto “Educare alla memoria. Viaggio senza ritorno” che si sofferma principalmente sulla condizione delle vittime della Shoah all’interno dei campi di concentramento e “#iononabbocco”, centrato sulla natura, gli scopi e i pericoli connessi alle fake news.

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