venerdì, 19 Aprile 2024
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Giornata mondiale dell’autismo, ma non tutti sono d’accordo

Come ogni anno Palermo, si unisce idealmente con il resto del mondo, per celebrare la giornata mondiale dell’autismo. Una giornata che oltre a rendere più nota l’esistenza di una  patologia sempre più diffusa, assume anche i connotati della protesta e della denuncia, in quanto numerosi sono i problemi irrisolti che finiscono inevitabilmente per scaricarsi sulle famiglie che vivono al proprio interno il problema dell’autismo.

La tradizionale fiaccolata che partirà dalla piazza antistante il teatro Politeama, si arricchisce di due novità importanti: la prima riguarda il fatto che la manifestazione si svolgerà all’interno del teatro; la seconda novità riguarda il fatto che la Rai seguirà in diretta l’evento con collegamenti dalle varie piazze d’Italia dove si svolgeranno gli eventi programmati. Autismo2Come ogni anno viene confermata la campagna di sensibilizzazione nelle scuole con l’ausilio dei genitori e di personale specializzato.

Da segnalare anche una raccolta fondi a cura di una nuova fondazione italiana, nella giornata del 2 Aprile che serviranno a finanziare 3 progetti: la ricerca medica sull’autismo, la creazione di centri specializzati sul territorio nazionale, la formazione degli insegnanti da destinare nelle scuole.

Per fare il punto della situazione abbiamo dato la parola a due genitori, partendo da un dato di fatto negativo che riguarda la nostra città. Ci riferiamo al Centro per l’Autismo di Palermo presso il padiglione 18 nell’ex Casa del Sole che, malgrado le promesse dello scorso anno fatte da alti esponenti politici e manager della sanità, non riesce ancora a divenire realtà.

Domandiamo a Gaetano Mormando socio fondatore del “Comitato Autismo Parla“, cosa si aspetta da questa giornata mondiale: <<Ci aspettiamo che aumenti la sensibilizzazione sul grosso problema rappresentato dall’autismo. Per avere concretamente dei risultati e migliorie per quanto riguarda i centri e le terapie crediamo che sono delle lotte che si fanno in altre sedi e non sopra un palco. Noi rivendichiamo il diritto di essere sentiti, ascoltati e riconosciuti da chi non sa nemmeno cosa è l’autismo>>.

Gaetano Mormando
Gaetano Mormando

Rispetto allo scorso anno è cambiato qualcosa? <<Non è cambiato assolutamente niente, tutto quello che abbiamo chiesto non ci è stato mai dato, compreso l’apertura di un centro a Palermo che sembra sia bloccata per un problema di assegnazione dei lavori>>.

Se lei fosse il legislatore che decide, quale provvedimento attuerebbe nell’immediato? <<La mia idea è un pò complicata da attuare. Io impiegherei tutti i soldi che vengono assegnati  per garantire solo i servizi necessari. E’ una cosa impensabile in quanto lo stato italiano con le sue strutture non è in grado di garantire questo. Allora dovrebbe fare esattamente l’opposto, aumentare le indennità personali in maniera consistente in modo che ognuno di noi invece di aspettare il centro pubblico,  possa affrontare le spese in maniera autonoma.>>.

Quasi dello stesso tenore critico è la testimonianza di Rosaria Raimondi che ci dice:

<<2 Aprile Giornata Mondiale della consapevolezza sull’Autismo. Giornata importantissima, si ascolteranno belle parole pronunciate da bocche più o meno eccelse. Folla nelle piazze, come manifestazione di solidarietà. Grande presenza di associazioni che si occupano di autismo. associazioni, anche di rilievo territoriale, che si occupano di autismo e che si proclamano, con merito, paladini nella difesa dei diritti dei soggetti autistici. Ma anche le associazioni, considerano in maniera eguale i soggetti autistici solamente il 2 aprile perché  nei rimanenti  giorni dell’anno c’è l’autistico figlio, l’autistico figlioccio e l’autistico figliastro o invece effettivamente noi genitori ci possiamo affidare a loro con fiducia perché possiamo contare su di loro 365 giorni l’anno??

​Mi sembra che sia così e ​ ho la sensazione che la discriminazione abbia trovato la strada maestra.​ ​Certe figure​ – prosegue Rosaria Raimondi -​ create con lo scopo della tutela dei diritti dei soggetti più deboli e indifesi,  dovrebbero brillare come diamanti e invece vedo la​ ​stessa lucentezza di un pezzo di carbone.​ ​Anche per questo, per​ me, madre di un bimbo autistico​, il 2 aprile, a Palermo, è solo un giorno del calendario appeso in cucina. La manifestazione, più che un azione  del “fare concreto”, oramai  mi appare come una ricorrenza del “fare pubblicità” alle dichiarate buone intenzioni o presunte tali. Troppe ne ho ascoltate. Sono certa che dal 3 Aprile l’autismo tornerà ad essere il vecchio ritornello che nessuno canta più.​>>
Mentre scriviamo​ arrivano notizie da parte di politici ed amministratori riguardo l’avvio dei lavori per il Centro per l’Autismo presso la Casa del Sole a Palermo, ma il sospetto che sia il tentativo di facciata per potersi presentare sul palco con buone notizie, visto il passato e le polemiche, nasce spontaneo e vorremmo che non fosse così.

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