venerdì, 29 Marzo 2024
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Francesco Audenzio Quartararo presenta al Castello di Giuliana il suo primo lavoro letterario

L'incontro avrà luogo sabato 25 agosto alle 10:00 presso gli spazi del Castello Federico II

Semplicemente una storia dalla Sicilia aspra dell’entroterra”: è il titolo del libro di Francesco Audenzio Quartararo che sarà presentato a Giuliana, in provincia di Palermo, il prossimo 25 agosto alle 10:00 presso gli spazi del Castello Federico II.

L’opera, pubblicata da Europa Edizioni, ripercorre, attraverso la storia personale, politica e sindacale dell’autore, i cambiamenti, le evoluzioni e le lotte della Sicilia rurale dagli anni cinquanta sino ad oggi: sullo sfondo, il territorio corleonese con le sue contraddizioni, la sua tradizione agricolo – pastorale e la straordinaria bellezza del paesaggio naturale.
È in questo scenario che Quartararo, io narrante della storia, da adolescente esuberante, vivace e poco dedito allo studio, diventa un giovane uomo impegnato nel sociale, nel sindacato e, successivamente, in politica: più volte eletto primo cittadino di Giuliana, l’autore riversa nel ruolo di amministratore quella passione civile e quel desiderio di legalità che rappresentano la base fondante dei valori di una vita vissuta tra affetti familiari, amicizie e amore per il territorio d’origine.

Sindacalista di lungo corso, il cui nome è indissolubilmente legato alla Uil siciliana – Quartararo ricopre da anni il ruolo di responsabile organizzativo della Uil Pensionati Sicilia – l’autore propone al lettore uno spaccato avvincente che mescola con ironia e sensibilità dimensione pubblica e privata: se il passato compare qua e là con l’inevitabile nostalgia di tempi irrecuperabili, emerge però la voglia di abbracciare il futuro senza rimpianti, un tratto tipico dell’essenza umana del protagonista, qui al debutto letterario con tutto l’entusiasmo tipico delle opere prime.

“Semplicemente una storia dalla Sicilia aspra dell’entroterra” è anche un omaggio a un mondo agricolo che non esiste più, alla famiglia vissuta come baluardo di stabilità emotiva quando le certezze vacillano e al sindacato quale strumento di progresso civile e morale, oltre che di rivendicazioni per i più deboli.

“Ho voluto narrare la mia storia di sindacalista, sindaco e uomo – afferma l’autore – affinché qualsiasi lettore, anche quello più distante ideologicamente, potesse ritrovare un pezzo di se stesso, rintracciando nella mia vicenda personale anche pezzi della propria vita”.

 

 

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