“Con oggi sono trascorsi due anni dalle mie dimissioni da deputato regionale e dalla costituzione del movimento de I Coraggiosi”. Scrive così Fabrizio Ferrandelli, leader del movimento dei Coraggiosi, su Facebook.
“Questa foto (in copertina, ndr), anche se oggetto di simpatica ironia sui Social, è diventata per noi l’immagine simbolica di chi alle poltrone sceglie la dignità e il futuro di intere generazioni. L’immagine di chi non indossa una maschera per difendere privilegi e opportunismi di parte e di chi non si fa complice del sistema, provando a scardinarlo con le regole della politica.
A questo primo appuntamento elettorale di giungo abbiamo accresciuto la presenza istituzionale de “I Coraggiosi” in diversi comuni della Sicilia, a partire da Palermo. Abbiamo provato, talvolta in maniera spericolata per via di leggi elettorali antidemocratiche e vessatorie e della grande confusione della rappresentanza istituzionale degli schieramenti tradizionali, a diventare governo dei territori. Abbiamo rimesso in moto strumenti di partecipazione per accrescere la fiducia e il desiderio di cambiamento e abbiamo così trovato il riscontro di migliaia di persone che si sono messe in gioco in prima persona o che ci hanno accordato la propria fiducia.
C’è ancora molto da fare, da correggere, da costruire. Abbiamo creduto e continuiamo a credere che c’è bisogno di mandare a casa una vecchia classe dirigente, stanca e rassegnata, sdraiata sui privilegi di casta, senza alcun progetto né determinazione per evitare l’esodo e assicurare alle giovani generazioni un futuro migliore. Questo vale per Palermo come vale per la Regione.
A Palermo ci abbiamo provato e, anche se siamo convinti che ci siano state parecchie scorrettezze, non ultime nel computo e nell’assegnazione dei voti, accettiamo il risultato e il ruolo che i cittadini ci hanno assegnato.
Al Comune guiderò l’opposizione esercitando le funzioni di programmazione, vigilanza e controllo, indirizzo e regolamentazione. Nessuno si faccia illusioni, faremo di tutto per evitare l’uomo solo al comando. Il nostro motto è da sempre ‘ascolto e condivisione’ e ogni azione sarà condivisa con i palermitani, per i palermitani!
Faremo di tutto affinché ci sia un effettivo decentramento; attiveremo forme di consultazioni permanenti con il mondo dell’associazionismo e dell’impresa affinché ci sia il massimo coinvolgimento per l’elaborazione del PRG, del bilancio di previsione e del piano triennale delle opere pubbliche; lavoreremo per una relazione previsionale e programmatica che fissi obiettivi chiari per la dirigenza, affermando una cultura delle regole e della trasparenza che elimini discrezionalità e clientele, a partire dalle partecipate dove vanno garantiti i cittadini e i lavoratori e non i sistemi di potere; prosciugheremo l’area degli sprechi e dei privilegi, per creare opportunità concrete per le imprese e per i giovani oggi costretti ad emigrare.
Saremo impegnati anche per il prossimo appuntamento elettorale, sempre su base programmatica prima che di schieramento, perché vogliamo una Regione leggera che decentri alle Aree metropolitane e ai Consorzi dei Comuni, che metta al centro la valorizzazione del merito, e la trasparenza, e crei nuove opportunità per le imprese, le associazioni e i giovani. Saremo con chi segnerà una discontinuità netta con l’esperienza di Crocetta, che per noi si è conclusa con le dimissioni della Borsellino. Chi ha continuato direttamente o indirettamente a sostenerla è complice di quel fallimento eclatante denunciato anche dalla Corte dei Conti. Ci saremo come sempre con determinazione e coraggio, avendo come unici padroni i cittadini”.
