venerdì, 19 Aprile 2024
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‘Esche’: il primo libro di Andrea Fiorito

Prostitute, passeggiatrici, ragazze di vita. ‘Esche‘. In questa opera di Andrea Fiorito le prostitute, sono il tessuto connettivo. Sono il materiale di costruzione. I personaggi che in Esche raccontano o parlano tra loro sono “fissati” con le esperienze vissute o da vivere insieme alle prostitute. Sono la loro distrazione.

Le prostitute sono oggetti fantastici, un’occasione, per certi amici (o qualcosa del genere) a un passo dalle sabbie mobili dell’inespressività, per scucire qualcosa di sé, come si svuota un bicchiere. La prosa di Fiorito non ammette levigatezze né manovre, ma a volte, tra questi personaggi che non si raccapezzano e spesso nemmeno sanno di non raccapezzarsi, avviene però senza alcun annuncio un passaggio di corrente, una qualche cosa che è prossima al calore, e che commuove.

C’è azzardo in questi racconti, ci sono tutti i lividi che è possibile farsi navigando a vista, ammazzando il tempo, muovendosi per scatti. Ci si sbilancia in questi racconti, il narratore si stacca le bende una a una, le figure e lo sfondo si intorbidano come dopo quattro o cinque bicchieri, a ogni battuta di dialogo i dialoganti possono essere trascinati via. Non ci si sofferma nemmeno a “guardare”, nelle storie che si attaccano l’una all’altra in questo libro, semmai qualche occhiata o scatto, e così si sente di più, ogni dialogo una opportunità per il nostro sentire.

Andrea Fiorito è nato a Alessandria. Laureato al DAMS di Bologna, vive a Roma. “Esche” è il suo primo libro.

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