martedì, 19 Marzo 2024
spot_img
HomesocialeEmergenza Corinavirus, il Comune di Palermo attiva conto corrente per aiutare chi...

Emergenza Corinavirus, il Comune di Palermo attiva conto corrente per aiutare chi è in difficoltà

Il Comune di Palermo ha attivato un conto corrente dedicato a quanti volessero contribuire a sostenere l’impegno dell’Amministrazione per affrontare l’emergenza Covid-19. Si tratta di un conto corrente straordinario, le cui entrate saranno destinate agli interventi di solidarietà alimentare rivolti alla popolazione.

Il numero di Bic del Conto corrente attivato dal Comune di Palermo e dedicato a quanti volessero contribuire a sostenere l’impegno dell’Amministrazione per affrontare l’emergenza Covid-19, è il seguente : BNLIITRRPAX 

Il conto, acceso presso il Tesoriere Banca Nazionale del Lavoro, ha invece il seguente IBAN:

IT29E0100504600000000011072 – intestato a Comune di Palermo – Causale: Emergenza Covid19.

Si tratta di un conto corrente straordinario, le cui entrate saranno destinate agli interventi di solidarietà alimentare rivolti alla popolazione. Si precisa inoltre che, per ricevere bonifici esteri da paesi rientranti nel sistema SEPA, è sufficiente il codice IBAN, mentre per i bonifici provenienti da paesi al di fuori del sistema SEPA è necessario aggiungere all’IBAN il codice BIC.

Per tutti gli altri dettagli, si rimanda alla pagina https://www.comune.palermo.it/noticext.php?cat=4&id=27009

Le donazioni versate tramite bonifico sullo stesso conto potranno usufruire degli incentivi fiscali previsti dal Decreto Legge 18/2020 che si riportano di seguito.

Art. 66 (Incentivi fiscali per erogazioni liberali in denaro e in natura a sostegno delle misure di contrasto dell’emergenza epidemiologica da COVID-19)
1. Per le erogazioni liberali in denaro e in natura, effettuate nell’anno 2020 dalle persone fisiche e dagli enti non commerciali, in favore dello Stato, delle regioni, degli enti locali territoriali, di enti o istituzioni pubbliche, di fondazioni e associazioni legalmente riconosciute senza scopo di lucro, finalizzate a finanziare gli interventi in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 spetta una detrazione dall’imposta lorda ai fini dell’imposta sul reddito pari al 30%, per un importo non superiore a 30.000 euro.
2. Per le erogazioni liberali in denaro e in natura a sostegno delle misure di contrasto all’emergenza epidemiologica da COVID-19, effettuate nell’anno 2020 dai soggetti titolari di reddito d’impresa, si applica l’articolo 27 della legge 13 maggio 1999, n. 133. Ai fini dell’imposta regionale sulle attività produttive, le erogazioni liberali di cui al periodo precedente sono deducibili nell’esercizio in cui sono effettuate.

***

Al 1 aprile sono state 15.026 le domande di accesso al sistema di aiuti alimentari organizzato dal Comune di Palermo in collaborazione con alcuni enti del terzo settore e del privato sociale. Fino a lunedì sarà quindi chiusa la possibilità di iscriversi al fine di avviare i controlli su questo primo corposo gruppo di richieste ed avviare già nei prossimi giorni i primi interventi.

Su indicazione del sindaco, gli uffici del Comune che stanno seguendo il tutto (in particolare l’ufficio del webmaster e quelli di servizio sociale) hanno immediatamente avviato le procedure di controllo per arrivare ad una prima lista di potenziali beneficiari che saranno contattati via email o telefonicamente per completare la procedura di iscrizione con alcune informazioni integrative.

Tramite la piattaforma informatica realizzata dall’Ufficio del webmaster, si sta quindi procedendo nell’ordine a compiere le seguenti operazioni che si basano prioritariamente sul codice fiscale indicato dai cittadino.

Innanzitutto si sta procedendo alla cancellazione dei duplicati, mantenendo attiva la domanda più recente delle due (o più) presentate.

Successivamente, grazie al collegamento realizzato da SISPI con la banca dati anagrafica della città, si procede ad abbinare il codice fiscale ad una delle famiglie residenti nella città di Palermo. Nel caso in cui un Codice fiscale non risulti abbinato ad alcuna famiglia, la relativa domanda viene cancellata. La persona che ha fatto la domanda viene comunque avvisata perché effettui nuovamente la richiesta, nel caso in cui il Codice sia stato inserito errato, oppure si rivolga al proprio Comune di residenza nel caso non sia residente a Palermo.

Il passaggio ancora successivo sarà quello dell’aggregazione delle domande in base al numero identificativo della famiglia, in modo da individuare quei nuclei familiari (apparentemente parecchi) che hanno presentato più volte la domanda. Anche in questo caso, sarà conservata un’unica richiesta, quella del capofamiglia (tecnicamente definito “intestatario della scheda”). Nel caso in cui la domanda risulti presentata da altri componenti della famiglia, diversi dall’intestatario, la stessa richiesta verrà accantonata e la famiglia contattata.

Infine i nuclei familiari saranno suddivisi per circoscrizione, in vista dell’assegnazione ad uno specifico ufficio che dovrà completare la procedura, necessariamente con un momento di incontro fisico per la sottoscrizione cartacea di documenti e autocertificazioni.

Al termine di questa complessa procedura telematica, ciascuna famiglia identificata come beneficiaria sarà invitata a recarsi presso una struttura specifica dove dovrà essere sottoscritta un’autocertificazione. Anche in questo caso, le procedure saranno
organizzate in modo tale da limitare al massimo i tempi di attesa e i momenti di incontro fisico fra le persone. Il numero di postazioni in cui ci si dovrà recare per firmare sarà adeguato al numero di capi famiglia da accogliere (da 50 a 100 postazioni in città).

Nei giorni scorsi, il Comune ha contattato diverse ditte fornitrici di servizi di buoni spesa e buoni pasto, ricevendo diverse proposte di soluzioni tecniche che sono e saranno vagliate.

L’obiettivo primario dell’Amministrazione è quello di garantire l’avvio di un servizio di aiuto alle famiglie nei tempi più brevi possibili, “ma è necessario tenere conto di diversi fattori – spiega l’Assessore Mattina – che vanno dalla sicurezza, per cui non è
ipotizzabile stampare e mettere in circolazione buoni pasto cartacei per oltre 5 milioni di euro, a quelli del livello di alfabetizzazione digitale dei beneficiari, per cui non sono ipotizzabili soluzioni interamente basate su strumenti digitali dematerializzati”.

Resterà quindi comunque attivo il sistema di distribuzione diretta degli aiuti alimentari, rivolto soprattutto alla parte più marginale e fragile della popolazione, cui si affiancherà un sistema di contributo e sostegno per gli acquisti di prima necessità che saranno orientati ai generi alimentari, ai farmaci e a quanto necessario per l’igiene intima e la pulizia domestica.

Anche l’Associazione del Corpo Consolare di Palermo ha nei giorni scorsi provveduto ad effettuare una considerevole donazione alla Caritas diocesana finalizzata all’acquisto di prodotti alimentari di prima necessità da destinare alle famiglie in situazione di grave disagio economico.

CORRELATI

Ultimi inseriti