giovedì, 18 Aprile 2024
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E’ arrivata l’ora della Social solidarietà per i centri di Biagio Conte.

Scatta la Social solidarietà per Biagio Conte, un impegno volontario che opera da 25 anni nei 3 centri di accoglienza di Palermo da tutti noi conosciuti col nome di questo Frate laico. Ieri, come un lampo a ciel sereno, l’annuncio della resa. Una nota ufficiale con scritto: “Sono stanco di lottare contro i mulini a vento, l’eccessiva burocrazia e l’indifferenza mi opprimono e mi schiacciano quotidianamente, siamo ormai al limite delle forze fisiche e mentali”. Nel documento è stato sottolineato l’abbandono, soprattutto dei titolari delle 3 strutture che gestisce – Regione, Comune e Demanio -. Uno stato di precarietà economica questa che non assicura continuità nell’azione preziosa di solidarietà ed assistenza ai poveri di questa città. Da qui la determinazione, quale unica soluzione, di restituire le tre strutture anzidette (l’ex disinfettatoio, l’ex istituto Santa Caterina e l’ex caserma aeronautica, fra l’altro tutte ubicate nella zona della Stazione Centrale) ai rispettivi Enti proprietari e con la preghiera aggiunta di continuare a mantenervi coloro che in esse hanno attuale accoglienza. Fratello Biagio, da parte sua, disilluso nella speranza di poter fare qualcosa di buono per questa terra di Sicilia, per l’Italia, per l’Europa intera, ha espresso la sua intenzione di voler tornare a vivere fra le montagne; a contatto con madre terra, di certo più generosa. La notizia, diffusa ieri dalla stampa, ha innescato una serie di iniziative di liberi cittadini che vogliono mostrare la propria solidarietà al missionario. A questi, oggi, s’aggiunge anche quella di Fabrizio Escheri, presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Palermo, che ha creato un gruppo su Facebook “Biagio non lasciare Palermo!”,  dove invita i cittadini a manifestare un proprio sostegno con un’offerta, anche piccola, a beneficio della Missione di Speranza e Carità ONLUS utilizzando come causale il claim della campagna. Inoltre, dal gruppo è partita anche l’idea di far girare un breve video per seminare sui social a livello virale i contenuti dell’appello ed è stato creato anche l’hashtag #restaBiagio che ha lo scopo di intercettare i flussi di comunicazione su Twitter. “Se l’UOMO DELLA SPERANZA perde la SPERANZA allora questa città e’ senza SPERANZA e noi saremo disperati e come cittadini non possiamo restare inermi rispetto al silenzio delle istituzioni”, afferma Escheri con un’esortazione ai palermitani ad offrire a Biagio Conte un segno tangibile di solidarietà: “Ognuno di noi può fare la sua parte, anche un’offerta di 10 euro può essere un messaggio importante. L’idea, infatti, non è solo quella di dare un aiuto concreto, ma anche di mostrare come i palermitani non siano indifferenti a una notizia drammatica come questa”. Offrire 3 pasti al giorno costa 3 euro per ospite e considerato che la Missione accoglie circa 1000 tra uomini, donne e bambini, occorrono 3000 euro al giorno perché la struttura possa andare avanti.

 

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