venerdì, 19 Aprile 2024
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Coronavirus, oggi all’Ars una seduta dedicata all’emergenza sanitaria

L'Assessore regionale alla Salute Razza ha proposto l'avvio di controlli a campione anche ai familiari coloro che si sono registrati al portale della Regione perchè provenienti dalle zone del nord Italia, e che sarebbero 35.000

“Voglio lanciare un appello a tutti i cittadini e operatori sanitari di quei Comuni in cui la Regione ha scelto di allestire gli ospedali destinati alla lotta contro il coronavirus, i cosiddetti Covid Hospital: chiedo a tutti di accogliere con benevolenza questa proposta”. Così il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, intervenendo oggi in Aula durante la seduta dedicata all’emergenza coronavirus.
“Una scelta del genere – ha aggiunto – potrà rivelarsi vincente per il futuro di questi stessi ospedali, perché saranno dotati di tutti i sistemi di sicurezza che la tecnologia mette a disposizione. Questo è un momento in cui tutti facciamo sacrifici. Pertanto è opportuno che la decisione venga accolta con cristiana disponibilità da quei Comuni nei cui territori ricadono gli ospedali destinati alla lotta contro il Covid-19″, ha concluso il presidente.

Tampone subito per i 35mila siciliani rientrati e in auto quarantena, con il potenziamento delle strutture di analisi. E’ questo che chiediamo al Governo regionale, considerando questa la principale emergenza per la Sicilia, insieme alla fornitura dei kit di protezione individuale a tutti, ripeto, tutti gli operatori sanitari e i medici di famiglia.” Lo ha dichiarato oggi Claudio Fava, durante il dibattito dell’Assemblea Regionale Siciliana sull’emergenza legata al Coronavirus.
Per Fava, “occorre poi la predisposizione di una finanziaria “di guerra” che ricollochi subito prelievi e risorse, tenendo conto di quali siano adesso le emergenze, le urgenze le necessità”.
Nel corso della seduta dell’ARS, Fava ha presentato un Ordine del Giorno, con precise e puntuali richieste al Governo regionale, fra cui: il potenziamento delle strutture abilitate alla verifica dei tamponi e la rete ospedaliera, anche sospendendo le chiusure dei punti nascita in Regione e utilizzando le strutture ospedaliere non pienamente operative; l’aumento delle procedure di accertamento dei contagi come fatto in Veneto e in Toscana partendo dai cittadini rientrati in Sicilia nelle ultime settimane; la garanzia al personale medico ospedaliero ed ai medici di famiglia dei dispositivi di sicurezza individuali e una via prioritaria per gli accertamenti che li riguardano, anche attraverso misure urgenti ed emergenziali come quella proposta dall’associazione Antigone e relativa alla possibilità di produrre nelle carceri mascherine di protezione; misure urgenti per aiutare i comuni nelle verifiche del rispetto della quarantena obbligatoria e per garantire posti e assistenza ai soggetti marginali, come i senza fissa dimora; urgenti misure di sostegno alla popolazione della Regione per garantire risorse economiche per l’acquisto di alimenti e dotazioni sanitarie e farmaceutiche.

La polemica del Gruppo Lega

“Il Parlamento regionale non può non dare il buon esempio. Non si facciano riunioni che possono svolgersi per via telematica. Oggi l’Ars deve riunirsi soltanto per ascoltare le comunicazioni del Governo e dibattere sull’emergenza: un’attività che può essere svolta in teleconferenza, esattamente come stanno facendo già le scuole e le università e anche diverse giunte e consigli comunali”. Lo dichiarano i deputati della Lega all’Assemblea Regionale Siciliana con riferimento alla seduta di stamani. Per Catalfamo, Caronia, Bulla e Ragusa, infatti “non ha senso costringere il personale dell’Assemblea, prima ancora che i deputati, a fare un assembramento che espone tutti a rischi di contagio”. I quattro parlamentari dichiarano comunque la propria piena disponibilità ad essere presenti “per discutere e votare nel momento in cui l’Assemblea sarà chiamata a varare provvedimenti, certamente urgenti, per supportare il nostro sistema sanitario, la nostra protezione civile e l’economia siciliana”.

In ogni caso, oggi erano davvero pochi i deputati presenti alla seduta all’Ars, l’intervento più atteso è stato quello dell’Assessore alla Salute Razza il quale ha proposto di avviare dei controlli, attraverso tampone, anche ai familiari di tutti coloro che in questi giorni si sono registrati al portale della Regione e che provenivano dalle zone del nord Italia e che sarebbero 35.000. All’incontro è intervenuta anche la Presidente della Commissione Salute, Margherita La Rocca Ruvolo.

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