giovedì, 25 Aprile 2024
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Coronavirus, negativi gli altri casi sospetti a Palermo. Ecco le nuove disposizioni dall’Arcidiocesi

No al segno di pace con la mano, no all'ostia posta sulla bocca e no all'acqua lustrale. Il punto anche sulla crisi del settore turismo e le preoccupazioni per il personale Ata nelle scuole

Sono risultati tutti negativi i tamponi eseguiti sui dipendenti dell’albergo e sui turisti che erano entrati in contatto con la donna bergamasca che risulta contagiata. Restano, quindi, tre le persone contagiate a Palermo, di cui due senza alcun sintomo.

“La paziente ricoverata nel reparto di Malattie Infettive del Presidio Cervello – si legge in una nota giunta dallo stesso nosocomio – risultata positiva ai test per coronavirus, è in buone condizioni generali. La donna faceva parte della comitiva di turisti bergamaschi giunta in città negli scorsi giorni. Il prossimo bollettino sarà diramato domani, giovedì 27 febbraio, alle 10”.

Intanto, sono in corso le installazioni di tende pre-triage, a ridosso dei pronto soccorso degli ospedali cittadini, a cura della Protezione Civile, dove entreranno coloro che potrebbero presentare sintomi da Coronavirus, in modo da non affollare, ed eventualmente, non rischiare di contagiare coloro che invece sono in sala d’attesa al pronto soccorso per altre sintomatologie. All’interno della tenda, potranno essere eseguiti i tamponi faringei.

Incontro in Prefettura tra le Istituzioni Territoriali

“Allo stato Palermo non è né zona rossa, né zona gialla, né lo è la Sicilia. Non è dunque una di quelle zone in cui si impongono esigenze particolari per evitare il contagio. Le azioni poste in essere, in pieno accordo con le Istituzioni sanitarie nazionali, sono tutte volte a mandare un messaggio positivo di cura per la salute e non un messaggio di paura ingiustificata. Questa influenza non è particolarmente pericolosa, ha soltanto una capacità di diffusione molto veloce. Per cui se è vero che sono state adottate misure molto drastiche in altre regioni di Italia, nella nostra regione non è stata adottata nessuna particolare misura, salvo per la Città Metropolitana di Palermo dove si è pensato di mettere in ulteriori condizioni sanitarie gli uffici pubblici e le scuole. Come detto chiaramente dall’Istituto Superiore di Sanità non si chiude nessun ufficio pubblico, non è previsto nessun divieto di manifestazioni pubbliche e non è prevista nessuna chiusura delle scuole. Da oggi si sono sospese le lezioni, ma le scuole rimangono aperte, organizzate dai dirigenti scolastici competenti, per le attività non strettamente rivolte agli studenti e perché si possa procedere ad una pulizia straordinaria, e ad eventuale sanificazione, che verrà fatta per ogni singola istituzione con i propri mezzi e il proprio personale. Laddove alcuni istituti avessero bisogno di ricorrere a mezzi e personale non esistente, dovranno attenersi alle indicazioni che saranno date dal Dipartimento della Protezione Civile, che comunicherà quali siano gli interventi che vengono consigliati, non di pulizia straordinaria ma di sanificazione, o eventuali particolari interventi. Inoltre le somme spese dalle singole istituzioni scolastiche, che non possono essere supportate dalle stesse, verranno sottoposte a rendicontazione e rimborso da parte del Dipartimento Regionale e Nazionale della Protezione Civile, in forza all’ordinanza emanata dal Presidente della Regione Siciliana e dal Governo Nazionale. Gli uffici pubblici resteranno aperti e in questi luoghi gli interventi di pulizia straordinaria saranno effettuati sabato e domenica. L’Anci sta provvedendo alla distribuzione di un opuscolo in italiano e in inglese in cui vi è scritto cosa sia il Coronavirus e il corretto comportamento da tenere per scongiurarne la diffusione. In ultimo, come amministratore denuncerò alla polizia postale chiunque si faccia protagonista della diffusione di messaggi vocali e simili che possano veicolare informazioni infondate e allarmistiche, altresì denuncerò agli organi competenti chi si farà attore di truffe ai fini di speculazioni nella vendita di prodotti per la prevenzione al contagio”. Lo ha dichiarato il Sindaco Metropolitano Leoluca Orlando al termine dell’incontro sull’emergenza Coronavirus, svoltosi alla Prefettura di Palermo, tra tutte le Istituzioni territoriali.

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Il Vicario Generale, don Giuseppe Oliveri, ha inviato alle Comunità ecclesiali dell’Arcidiocesi di Palermo, le indicazioni riguardo l’emergenza Coronavirus.

“In via del tutto precauzionale e cautelativa, in linea con le disposizioni emanate dalla Conferenza Episcopale Siciliana – si legge nella nota – si invitano i Parroci, gli Amministratori Parrocchiali e i Rettori delle chiese non parrocchiali, ivi comprese le cappelle degli Istituti Religiosi aperte ai fedeli, della Diocesi di Palermo ad attenersi, da oggi e fino a quando non verrà stabilito diversamente, alle seguenti indicazioni per evitare il diffondersi del contagio da Covid-19 (Coronavirus):

Durante la celebrazione dell’Eucarestia, si sospenda lo scambio del segno di pace, oppure si sostituisca la stretta di mano con un semplice inchino;
La Comunione sia distribuita sulla mano dei fedeli e non direttamente in bocca;
Venga rimossa l’acqua lustrale dalle acquasantiere delle chiese.

Volendo, poi, rivolgere maggiore riguardo e attenzione alle persone anziane e/o ammalate, che più di altre potrebbero contrarre l’infezione, si invitano i presbiteri, i diaconi e i ministri straordinari della Comunione a limitare le visite ai soli casi di vera necessità pastorale.

Per evitare inutili e fuorvianti allarmismi, si esortano i fedeli a tenersi informati esclusivamente attraverso i canali istituzionali delle autorità competenti. La Curia si premurerà di fornire tempestivamente eventuali ulteriori indicazioni.

Non manchi, infine, la nostra implorazione al Signore della vita perché ci liberi da questo male, conforti gli ammalati e sostenga quanti – operatori sanitari e ricercatori – sono impegnati nella lotta quotidiana per debellarlo”.

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LA CRISI SUL TURISMO

“L’allarme lanciato dal presidente di Confesercenti Sicilia e presidente nazionale di Assoturismo, Vittorio Messina, sugli effetti che l’arrivo del coronavirus sta avendo sul turismo nella nostra isola, è sicuramente un elemento preoccupante, quando già si parla dell’80 per cento di cancellazioni delle prenotazioni che riguardano le strutture ricettive siciliane”. È quanto afferma l’europarlamentare siciliana della Lega, Francesca Donato.

“La proposta di istituzione di un tavolo regionale che affronti i problemi del settore, lanciata da Confesercenti, è assolutamente condivisibile. E sono disponibile a dare il mio contributo, in prima persona, su un tema che considero coesivo e mai divisivo. Il turismo è volano di economia. E, purtroppo, in un momento di profonda crisi generale il rischio reale è che il grande potenziale, prodotto sino ad oggi dal flusso turistico in Sicilia, venga vanificato”.

“E sono anche fiduciosa – ha continuato la Donato – che non mancherà il sostegno della Regione siciliana, del Comune di Palermo e delle tante amministrazioni locali, quest’ultime, che proprio nell’hinterland dell’isola producono ricchezza con il turismo”. L’europarlamentare si è anche soffermata sulla “necessità di mettere in atto tutti quegli strumenti che tutelino l’imprenditoria turistica, i posti di lavoro, ma sempre e, comunque, salvaguardando la salute pubblica”.

“Già la commissione europea – ha aggiunto – l’europarlamentare della Lega –  ha stanziato 232ml di euro. Fondi che verranno destinati per sostenere le spese sanitarie dei paesi membri. Oltre questo intervento sono state adottate, dalle stesse istituzioni europee, delle precauzioni per far sì che i casi potenzialmente positivi restino isolati. Malgrado ciò è importante non abbassare mai la soglia di attenzione e rimanere vigili seguendo i protocolli attuati, vero argine alla diffusione del virus”.

“Infine vorrei lanciare un appello alla calma, rivolto in modo particolare ai cittadini palermitani, in quanto in Sicilia ci sono solo tre casi di contagi di turisti prontamente individuati e isolati. La psicosi che si è generata, con l’assalto ai supermercati e una città improvvisamente svuotata, è assolutamente spropositata. È necessario non farsi condizionare emotivamente cercando di svolgere una vita normale, sempre e, comunque, nell’osservanza di quegli atteggiamenti precauzionali che devono essere rispettati. Il rischio di contagio in Sicilia non esiste e una maggiore serenità e lucidità sarà utile a tutti per non farsi prendere dal panico”.

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Salute e Sicurezza nelle scuole – Personale ATA


“Fin dall’inizio dell’emergenza, come hanno potuto constatare le lavoratrici e i lavoratori nelle riunioni che si sono tenute presso la nostra sede e nei posti di lavoro, la nostra Organizzazione Sindacale ha chiaramente preso posizione e agito per non alimentare il panico e ha raccomandato da un lato di informarsi bene, di seguire le indicazioni sanitarie ufficiali e comunque di mantenere un atteggiamento di precauzione, continuando, laddove non vi sono divieti espliciti, il lavoro tra le masse a fare riunioni e manifestazioni anche all’aperto. Ma le decisioni assunte ieri dal Presidente della Regione Sicilia, Musumeci, in conferenza stampa insieme al sindaco della Città, Orlando (decisioni tra l’altro diverse da quelle uscite dall’altra riunione con il Presidente del Consiglio Conte che proprio in merito alle scuole aveva dichiarato che non era necessaria la chiusura), sono state ritenute da noi per lo meno incoerenti e ci hanno spinto a prendere posizione con la seguente comunicazione allegata inviata al Presidente Musumeci, al Sindaco Orlando, alla Prefettura, all’USR Sicilia e ai dirigenti scolastici”. Così Slai Cobas Palermo per il sindacato di classe.

 

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