giovedì, 28 Marzo 2024
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Coronavirus, a Palermo riprese le attività educative e didattiche

Dopo la sospensione delle attività educative e didattiche decretata dall’ordinanza n. 2 del Presidente della Regione siciliana, si registra nelle scuole cittadine una regolare frequenza degli alunni e una serena ripresa delle attività.

Solo in taluni nidi e scuole dell’infanzia comunali e statali si registra un lieve calo di frequenza che, tuttavia, sembrerebbe in linea con le medie del periodo.

I dati sono stati raccolti dalla segreteria dell’Assessore alla Scuola Giovanna Marano che, su incarico del Sindaco, sta monitorando la frequenza e le attività educative e scolastiche in città.

“Tutte le scuole, con grande professionalità e attenzione alla salute di studenti e operatori, hanno applicato, direttamente o tramite la Reset o altre aziende, le norme precauzionali indicate dalla Regione e dal Comune – ha detto il Sindaco Leoluca Orlando – e la serena ripresa dell’attività didattica è fondamentale per garantire una più complessiva ripresa di tutte le attività a Palermo. Ovviamente il Comune, in stretto e continuo raccordo con le autorità sanitarie ed istituzionali competenti, mantiene alto il livello di attenzione e monitoraggio. Un ringraziamento va ovviamente anche alla Reset e ai suoi operatori, che in questi giorni hanno ancora una volta dimostrato grande sensibilità e dedizione confermando l’azienda come uno strumento a servizio della città”.

L’Assessore Marano ha ringraziato “tutti i dirigenti ed il personale delle scuole per l’egregio lavoro fatto, che è segno di grande cura rivolta alla nostra comunità”.

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Invariate le condizioni della paziente ricoverata nel reparto di Malattie Infettive del Presidio Cervello, proveniente dalla bergamasca. La paziente, risultata positiva ai test per coronavirus, è apiretica (senza febbre) ed in buone condizioni generali. Questo il bollettino di oggi, martedì 3 marzo, inserente la paziente bergamasca, nel frattempo si attendono altri aggiornamenti sui nuovi casi a Palermo e in Sicilia. Il bollettino è stato anche confermato nel pomeriggio. E, DALLA DIREZIONE STRATEGICA DELL’AZIENDA VILLA SOFIA CERVELLO, giunge la seguente precisazione: In merito a notizie di stampa apparse oggi su un quotidiano on line cittadino, in merito alla circostanza che l’Ospedale Cervello abbia chiesto all’Istituto Ipsia Ascione di produrre gel igienizzante per l’Ospedale stesso, in occasione dell’emergenza corona virus, si precisa che la notizia stessa è priva di fondamento. Nessun impegno, né tanto meno alcun ordine, è partito dall’Azienda Villa Sofia Cervello nei confronti dell’Istituto per la produzione e la fornitura del gel igienizzante.

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“Per i medici ormai è una guerra continua. Dall’impegno straordinario nell’emergenza da Coronavirus per garantire il diritto alla salute a tutti, alla difesa contro gli sciacalli, come la società di tutoring ‘Obiettivorisarcimento’, che non demorde e continua a screditare indisturbata medici e sanitari invitando i cittadini a rivolgersi ai loro professionisti per denunciare presunti casi di malasanità. Questa volta le vittime della società sono i medici di base, con un bel vademecum ‘Come e quando denunciare medico di base’ illustrato con una foto a tutto campo di un medico in manette. Non si può accettare. Abbiamo già dato mandato ai nostri legali contro l’azione denigratoria di questa azienda. Intervenga anche AgCom”. A invocarlo, a nome di tutti gli Omceo siciliani, è il presidente dell’Ordine dei medici di Palermo Toti Amato, consigliere del comitato centrale nazionale e coordinatore della commissione per la sicurezza della Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordine dei medici).

I presidenti degli Ordini chiedono al ministro della Salute Speranza, agli inquirenti e alle associazioni di categoria “una controffensiva più seria ed efficace anche contro le pressioni dei singoli avvocati che cercano di convincere pazienti e familiari a intentare cause di risarcimento. Nel 90% dei casi finiscono nel nulla, ma servono alimentare tensione e diffidenza verso chi ti salva la vita ed estorcere denaro alle persone”.

“La sanità pubblica è un bene comune – ricorda il consigliere della Fnomceo – servono strumenti repressivi e di controllo preventivo per evitare che messaggi fuorvianti continuino ad essere diffusi attraverso il web e tutti i canali di informazione pubblici e privati. Sono azioni volgari che ledono la dignità di tutto il Servizio sanitario nazionale”.

Sotto accusa è la società ‘Obiettivo risarcimento’, lo stesso gruppo che nel 2018 fu censurato dalla Tv di Stato in relazione ad uno spot sulla malasanità che incitava i cittadini a chiedere risarcimenti economici nei casi di ipotetica malasanità.

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