Rosa Rinaudo, la moglie dell’uomo aggredito da un cinghiale e poi morto, ha una prognosi di quindici giorni. E’ stata dimessa ed è uscita da una porta secondaria dell’ospedale Giuseppe Giglio di Cefalù. ”La donna è arrivata – dice l’ospedale – in pronto soccorso, cosciente, accompagnata da un vicino e sulle proprie gambe. Riportava ferite multiple alle gambe e all’addome. E stata poi trattata e suturata, con l’intervento dei medici di traumatologia”.
I funerali di Salvatore Rinaudo, il 76enne ucciso dal cinghiale fuori dalla propria abitazione nelle campagne di Cefalù, si sono svolti oggi alle 15.30 nella chiesa di santo Stefano Purgatorio.
“Porteremo nel cuore un dramma indescrivibile che tocca la nostra sensibilità umana e cristiana”. Nelle parole di don Cosimo Leone, in una chiesa gremita malgrado il caldo soffocante, c’è tutto il dolore e la rabbia di una città per la morte di Salvatore Rinaudo. Accanto alla bara la moglie Rosa che, benché ferita, ha voluto essere presente.
La vicenda ha sollevato diverse reazioni di associazioni di categoria e sindaci delle Madonie che chiedono al governo regionale di attivarsi. Il governatore Crocetta ha detto che la norma per il controllo della specie nei parchi è già nel ddl dei parchi e che vuole sia inserita nel primo ddl utile che verrà discusso in aula. L’Ars si riunirà domani alle 16 per proseguire l’iter della legge sull’acqua.
