giovedì, 28 Marzo 2024
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Bomba ecologica a Partanna Mondello – C’è la competenza giusta per risolvere il problema? Si dubita!!!

Si dubitiamo, ma non perchè non ci sono i mezzi, i soldi e la professionalità, ma perchè un dubbio ci assale sui tempi. Infatti, dopo ben 2 audizioni della IV Commissione dell’ARS, dopo 6 mesi circa dal sequestro dell’aria da parte dei Vigili Urbani e dal “grido” d’allarme lanciato da “AIACE”, nell’ audizione del 22.01.2015, sono emerse 3 cose che si sapevano già. Una è che su questo sito, il Consiglio Comunale di Palermo, con la seduta del 11.04.2013, dove ha approvato – su proposta della Giunta – una articolata delibera sul Piano Urbano di edilizia sociale, ha previsto 378 alloggi.
L’altra è, che anche la Protezione Civile si sta occupando della faccenda.
La terza che ci sono dei tempi da rispettare come prevedono le Leggi in vigore.
Ora riguardo la prima di quanto riportiamo nella premessa potrebbe sembrare frutto di lavoro “investigativo”, no?
Ma “quannumai”, sarebbe bastato, da parte di qualcuno, leggere qualche articolo di giornale, come il nostro e del tempo prezioso si sarebbe pure risparmiato.
Del resto, Giornale cittadino press, il 12 Novembre dello scorso anno, ha riportato quanto ha dichiarato il presidente dell’Ass. Aiace, Eduardo Marchiano, che ricordiamo è l’ Associazione che si è intestata, sin dalla prima ora, la battaglia contro l’amianto presente nell’ex cotonificio di Partanna Mondello.
La cosa ai meno esperti potrebbe apparire ben poca cosa, ma permetteteci di dire che così non è e il perché è apparso chiaro nell’audizione del 21 u.s.. In quella sede, la rappresentante della Provincia Regionale di Palermo, ha detto una cosa breve, ma determinante: ”I piani di bonifica si effettuano in base alla destinazione del sito di che trattasi, perché è scritto in alcune tabelle che si prenderanno in riferimento anche a conclusione dei lavori, per potere rilasciare le autorizzazioni finali di loro competenza”.
Quindi se il piano bonifica che si adotterà non sarà quello per uso civile, ma industriale cosa avverrà?
Certo la prima fase che è quella di mettere l’area in sicurezza forse potrà partire, ma se il magistrato sa anche questa cosa,  non potrebbe essere che rigetterà il piano perché non lo ritiene plausibile con la destinazione d’uso già approvata e inserita (dovrebbe essere già inserita vista l’approvazione di giunta e consiglio comunale, ma il condizionale è d’obbligo) nel Piano Regolatore?

Era forse questo che intendeva dire la Dott. Ciaceri quando ha detto di sperare che il Magistrato “abbia pietà di noi”?
A voce, sempre della Custode giudiziale del sito, quella che si andrebbe a fare sarebbe la terza richiesta di dissequesto. Già ben due sono state respinte e lo stesso giorno dell’audizione si sarebbe seduta ad un “tavolo tecnico” operativo assieme alla Protezione Civile per redigere il piano di bonifica.
Andiamo alla seconda novità: Protezione Civile. Protezione Civile? Ma non era stata chiamata in causa nell’audizione del 4 Dicembre e sembrava che non c’entrasse nulla oppure abbiamo ascoltato male anche questa volta? Non è sembrato che il Dirigente Regionale si tirasse fuori dalla vicenda? Però ricordiamo bene che c’era un cittadino,  Ottavio Zacco, rappresentante di un comitato civico,  che lo incalzava perché non ne era affatto convinto.
Per la terza abbiamo già sentito in Commissione come la pensavano i cittadini di “AIACE” per bocca di Salvo Magnasco e cioè che i tempi dovevano essere certi e scanditi come voleva la Legge.
Eduardo Marchiano, chiamato per dirci il suo pensiero, ci ha detto. “Noi come associazione Aiace, abbiamo chiesto, come abbiamo già fatto nelle precedenti audizioni, di accorciare i tempi e intervenire immediatamente alla risoluzione del problema, cioè di “Bonificare e Rimuovere” tutto l’Amianto, fino all’ultima fibra, dall’ area che ospita gli ex capannoni del “Cotonificio Siciliano”, siti tra via Partanna Mondello, 54 e a monte da via Aiace”.
E riguardo gli alloggi previsti ci dice che “Già da tempo sottolineiamo che in questa area sono previsti 378 alloggi, come recita la delibera comunale del 11.04.2013, in riferimento al “Piano Urbano di Edilizia Sociale.Il nove aprile, sempre 2013, si sono chiusi i termini per l’unico bando pubblicato, quello che riguarda le aree “D”, ovvero le ex aree industriali dismesse da almeno tre anni di cui Palermo abbonda, tra queste, come sopra, c’è l’ex cotonificio.
E anche ieri, nell’audizione del 22 c.m., tramite la nostra Giusy Badalamenti, abbiamo informato la Dr.ssa Di Grigoli, la quale rappresentava la Provincia, che in previsione che nell’area verranno alloggi, quindi per uso sociale, se ne dovrà tenere conto, è adottare tutte quelle misure volte alla tutela sanitaria, e considerarlo nella previsione del “Piano di Bonifica” per lo smaltimento dell’Amianto.
Noi confidiamo nel Giudice che sta conducendo le indagini, al fine di individuare eventuali responsabilità oggettive e che adotti tutte le precauzioni nel garantire alla comunità di noi residenti, finché vigili sulla redazione di un Piano di Bonifica adeguato alla situazione contingente che c’è in questa area.
Lamentiamo, inoltre, che è incomprensibile che ancora, dopo 6 mesi dal sequestro dell’area e 9 mesi dalla legge regionale, la quale detta tempi e modi precisi, come procedere nella bonifica e nello smaltimento dell’ amianto, ancora oggi, ci si confronta per come si deve intervenire. Spero alla buona volontà delle persone competenti  e all’uscita da questa impasse, perchè si rischia di finire nel vortice della burocrazia”.
Dopo aver ascoltato Eduardo, concludiamo con una domanda, ma davvero c’e qualcuno che pensa che prima si bonifica l’area utilizzando “il parametro industriale” e poi si butta giù tutto per il ”parametro civile” perchè sono previsti alloggi? Aspettiamo con ansia e timore il piano di bonifica.

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