giovedì, 25 Aprile 2024
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Biotestamento di fine vita, entrano in vigore le Dichiarazioni Anticipate di Trattamento

Oggi 31 gennaio 2017 entra in vigore una nuova legge sul biotestamento ovvero, l’approvazione delle Dat (Dichiarazioni Anticipate di Trattamento) che permettono di decidere anticipatamente i trattamenti sanitari da ricevere in caso di incoscienza o situazioni estreme.

La legge è divisa in due sezione: quella dedicata al consenso informato e quella riguardante più specificatamente la Dat.

All’interno delle Dat stessa, è possibile dichiarare i trattamenti sanitari da ricevere o rifiutare nel caso in cui ci si dovesse trovare in una situazione che non permette di decidere autonomamente, inoltre vi è la possibilità di nominare un fiduciario che rappresenti il paziente nelle relazioni con il medico.

Secondo la norma transitoria “Le volontà dell’individuo potranno essere depositate presso il comune di residenza o presso un notaio prima della data della data in vigore della legge stessa”.

La legge circa le “dichiarazioni anticipate di trattamento” era stata già approvata nel dicembre 2017 e premeva sulla questione di valorizzare maggiormente il rapporto tra medico e paziente “disponendo un documento in previsione dell’eventuale impossibilità di esprimersi, cui si possa sottoscrivere un atto in cui si dia il consenso o il rifiuto a pratiche mediche come trattamenti sanitari, esami e terapie”.

La dichiarazione potrà essere effettuata redigendo un documento scritto a mano, compilando il modulo proposto dall’Associazione Luca Coscioni oppure realizzando un video. Insomma le possibilità per la persona interessata sono molteplici. Il fine è tutelare al massimo la volontà del paziente che potrà avere pieno controllo della propria vita anche in momenti di piena incoscienza o malattia grave.

La dichiarazione potrà essere modificata in qualunque momento. Tutti i cittadini maggiorenni capaci di intendere e volere potranno redigere le dichiarazioni anticipate di trattamento, ovviamente dopo aver firmato un consenso informato in cui si esprime la volontà ad essere sempre informati sulle proprie condizioni di salute.

Nel documento si potrà chiedere la morte naturale, essa avverrà sospendendo trattamenti di accanimento terapeutico, come la respirazione assistita o la rianimazione cardio polmonare, oppure la somministrazione di farmaci sperimentali.

Tutte le disposizioni verranno raccolte in un registro nazionale, che le renderà accessibili al momento del bisogno, come sostiene il presidente della commissione affari sociali della camera Mario Marazziti. Non si potrà chiedere l’eutanasia, ovvero il suicidio assistito, in quanto questa pratica è illegale in Italia, ma si potranno rifiutare tutte le pratiche che prolunghi artificialmente la vita del paziente.

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