venerdì, 19 Aprile 2024
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Biennale Internazionale di Arte Sacra (BIAS): a Palazzo Alliata di Villafranca l’incontro con Vienna Cammarota

Momento di grande valenza culturale “Sulle orme di Goethe” è stato quello svoltosi questa mattina a Palazzo Alliata di Villafranca nel Padiglione Abramitico, dove il direttore della Biennale, Chiara Modìca Donà dalle Rose, ha accolto la guida Ambientale Escursionistica AIGAE, Vienna Cammarota, la prima donna al mondo che all’età di 68 anni sta ripercorrendo a piedi il viaggio che lo scrittore tedesco Wolfgang Goethe ha fatto in Italia nel 1786, alla scoperta di quella “Sicilia chiave di tutto” che lo aveva affascinato. Insieme a lei, anche la Guida Ambientale Escursionista e coordinatrice, Violetta Francese

Chiara Modica Donà Dalle Rose con Vienna Cammarota ed una collega
Chiara Modica Donà Dalle Rose con Vienna Cammarota ed una collega

Vienna Cammarota, giunta proprio oggi 28 aprile a Palermo e partita il 28 agosto scorso da Karlovy Vary, la cittadina termale alle porte di Praga da dove il 3 settembre 1786 si era avviato Goethe, ha superato le Alpi, attraversato le regioni italiane dove lo scrittore aveva fatto tappa, ed è stata accolta a Roma alla casa di Goethe.

“Il 28 aprile arriverò a Palermo, Capitale Italiana della Cultura 2018 – aveva detto la Cammarota qualche giorno fa – poi proseguirò verso Monreale, Alcamo e a 50 anni dal terremoto che nella Valle del Belice fece 300 morti entrerò a piedi nei paesini colpiti dal sisma. Tutto a piedi per incontrare i siciliani e valorizzare la regione più grande d’Italia”. Un lungo percorso culturale 230 anni dopo il viaggio di Goethe.

Chiara Modica Donà Dalle Rose con Vienna Cammarota e Violetta Francese
Chiara Modica Donà Dalle Rose con Vienna Cammarota e Violetta Francese

Un grand tour quello di Vienna Cammarota che ha superato i 1600 km e oltrepassato gli 80 giorni e che, come promesso nei mesi scorsi, oggi, ha fatto tappa a Palermo. Zaino in spalla, bastoni da trekking, sorriso luminoso e fiera determinazione, la guida 68enne originaria del Cilento, è stata accolta da Chiara Modica Donà Dalle Rose che l’ha accompagnata all’interno di Palazzo Alliata di Villafranca prima e a Palazzo Riso poi, per presentarle e raccontarle le opere facenti parte del Padiglione Abramitico della BIAS.

Chiara Modica Donà Dalle Rose descrive una delle opere presenti a Palazzo Alliata di Villafranca
Chiara Modica Donà Dalle Rose descrive una delle opere presenti a Palazzo Alliata di Villafranca

«A me piace molto Goethe e il tour che ha fatto – afferma Vienna Cammarota – perché è quello che anch’io avrei scelto al suo posto. Di lui ho apprezzato la “lentezza” del viaggiare a piedi, lentezza che rende possibile assaporare e capire veramente il territorio che stai attraversando. Goethe, dopo aver visto la Sicilia, disse “L’Italia senza la Sicilia, non lascia nello spirito immagine alcuna. In Sicilia si trova la chiave di tutto” – ricorda la Cammarota – ed è vero: ho l’abitudine di rileggere ciò che lui ha scritto un giorno prima di partire per un luogo in cui anche  lui è passato e confermo quanto egli affermava».

Chiara Modica Donà Dalle Rose descrive un'opera donata dalla sua famiglia
Chiara Modica Donà Dalle Rose descrive un’opera donata dalla sua famiglia

«Dopo Palermo – spiega la viaggiatrice – proseguirò per Alcamo e Gibellina, in occasione del 50esimo anniversario del dopo terremoto, poi scenderò a Selinunte e da lì proseguirò verso Messina. Mi ha contattata una signora di Agrigento che ha il desiderio di cucinare per me i piatti che consumò Goethe durante il suo viaggio nel 1787, quando arrivò nell’antica Girgenti, tra i quali la pasta con le melanzane».

L'arrivo di Vienna Cammarota
L’arrivo di Vienna Cammarota

«Il motivo che mi spinge a fare questi viaggi – conclude la Cammarota inserendo nel costesto BIAS la sua presenza a Palermo di oggi – è far capire il lavoro che svolgiamo in quanto guide ambientali e poi, per quello che mi riguarda, è far comprendere agli altri quanto sia importante il rapporto con la natura e l’importanza del fare un viaggio assaporando il paesaggio, coinvolgendosi emotivamente nel percorso, cercando di comprendere meglio anche stessi. Al momento sono “malata di viaggi” e mi fermerò quando il mio animo vorrà acquietarsi».

 

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