martedì, 23 Aprile 2024
spot_img
HomeSiciliaBest in Sicily 2018: premiate dodici eccellenze siciliane tra aziende e produttori

Best in Sicily 2018: premiate dodici eccellenze siciliane tra aziende e produttori

Trionfa il made in Sicily grazie allo straordinario successo e al gradimento delle produzioni siciliane in tutto il mondo. E’ quanto emerso durante la cerimonia di premiazione “Best in Sicily” che si è svolta lunedì 19 febbraio alla Sala Grande del teatro Massimo di Palermo. Il premio all’enogastronomia di qualità, giunto alla sua undicesima edizione, è organizzato e curato dalla redazione di Cronache di Gusto e, in questa edizione, ha attribuito il prestigioso riconoscimento a ben dodici categorie del settore che portano in alto nel mondo il nome della Sicilia. L’evento è stato presentato da Fabrizio Carrera, Direttore di Cronache di Gusto.

Oltre le aziende e i produttori premiati, hanno partecipato all’evento: il patron di Eataly Oscar Farinetti, il ministro ai Beni, alle Attività culturali e al Turismo, Dario Franceschini, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ed il comico palermitano Roberto Lipari, intervenuto a chiusura della premiazione, regalando alla platea i suoi più esilaranti momenti di ironia su usi e costumi che contraddistinguono i siciliani nel mondo.

«I numeri nel nostro paese sono straordinari – ha dichiarato Oscar Farinetti di Eataly – abbiamo un +7,4% per l’esportazione, siamo il primo Paese in Europa, e voliamo al doppio della velocità rispetto la Germania e la Francia. Poi, vi è un +9% sul turismo e, dentro questi numeri, il mercato che tiene di più è l’agroalimentare col +13%. All’interno di tutto ciò, la Sicilia è una delle regioni che cresce di più. E questo è un grande segnale. Partivamo da numeri bassi ed era giusto lamentarsi, ma adesso abbiamo preso la direzione migliore, grazie ai lavoratori, agli agricoltori, e alla gente italiana che è capace di lavorare nell’eccellenza. Inoltre, abbiamo un +10% nell’occupazione dei giovani in agricoltura. Bisogna quindi cogliere questi numeri buoni, per dire che è il momento nostro».

Un ulteriore premio è stato anche consegnato al Ministro Dario Franceschini per aver dato valore culturale alla Sicilia. «E’ un onore ricevere a Palermo questo riconoscimento – ha detto il ministro Franceschini -. Investire in cultura fa bene alle anime e alle menti, inoltre, il turismo è cresciuto enormemente dai primi mesi del 2017, e così sarà ancora per i prossimi mesi. E poi, il cibo italiano è un pezzo della nostra identità».

Tra i dodici premi, vi è quello speciale di Ambasciatore del Gusto che quest’anno è andato a Luca Del Bono, originario dell’isola di Lipari, che a Londra promuove il made in Italy e dove ha fondato il famoso club “South Kensington”, noto per le proposte gastronomiche eoliane e per l’acqua delle piscine che viene direttamente dalle isole Eolie. Del Bono è noto anche per aver donato al principe Carlo d’Inghilterra 60 limoni siciliani. «Col principe Carlo ci siamo rivisti poco tempo fa – ha commentato il neo Ambasciatore del Gusto – e mi ha chiesto degli ulivi in Italia. Le bellezze che abbiamo noi in Inghilterra se le sognano, e poi noi portiamo avanti con orgoglio ciò che rappresenta questo Paese. E’ difficile trasportare i sapori siciliani fuori, perciò bisogna accoglierli da lì, i numeri qui sono in crescita e mi auguro che questa comunità possono beneficiare di coloro che vengono a scoprire la Sicilia». Sull’acqua delle Eolie nelle piscine londinesi, ha aggiunto: «Era un piccolo desiderio poter portare l’energia vulcanica delle isole Eolie a Londra, e così, con un po’ di burocrazia ci siamo riusciti e ciò è stato accolto molto bene dagli inglesi».

A seguire ecco tutti i premiati per le rispettive categorie.

Il primo ad essere chiamato sul palco è stato Salvatore Geraci come “Migliore produttore di vino”. Geraci gestisce la cantina Palari (Messina) che si trova sui monti Peloritani e produce, tra gli altri, uno dei migliori vini rossi: il Palari Doc Faro.

E’ invece di Castelvetrano (Trapani) il “Migliore produttore di olio”, Gianfranco Tuoro, titolare dell’azienda Sciavuru D’Aliva.

Il Piacentino Ennese Dop è un formaggio di latte ovino al sapore di zafferano, lo produce a Calascibetta (Enna) l’azienda familiare di Pietro Di Venti che ha vinto il premio di “Migliore produttore di formaggi”. «E’ un piacere ricevere oggi questo premio – ha dichiarato al GCPress il produttore Di Venti – questo prodotto è frutto di sacrifici, essendo di nicchia; per realizzarlo intanto è necessario un latte buono e quindi ottimi pascoli, facendo attenzione alla mungitura. La nostra azienda produce anche altri formaggi bianchi, ma puntiamo principalmente sul Piacentino, che esportiamo persino negli Stati Uniti, oltre in numerosi paesi europei. Con me lavorano mia moglie e i miei figli, che sono ora la terza generazione dell’azienda».

Auriga-Nino Castiglione dei cugini Eugenio Giacomazzi e Filippo Amodeo è la “Migliore azienda conserviera”, leader nella trasformazione dei prodotti ittici e della storia industriale della Sicilia, nota per il buon tonno e non solo, che si trova ad Erice (Trapani).

Tra le novità di questa edizione, un nuovo premio che è andato al “Miglior birrificio”, titolo attribuito alla Yblon di Ragusa di Marco Gianino e soci. «La nostra è una giovane realtà siciliana – ha spiegato Marco Altamore della Yblon – il birraio Marco Gianino è stato selezionato infatti tra i più promettenti birrai emergenti a livello nazionale, ci auguriamo quindi che possa fare tante cose e rendere così onore alla Sicilia sotto un aspetto imprenditoriale ma anche qualitativo. La nostra birra si lega principalmente agli elementi base, ci affidiamo all’alchimia del luppolo, dell’acqua, del malto d’orzo e del lievito, e prepariamo sempre il mosto, ma alla fine la birra la realizza il lievito, che richiede il suo tempo per il processo fermentativo al fine di avere un prodotto all’altezza delle esigenze dei nostri consumatori».

A Palermo sono andati due premi, “Migliore pasticceria” all’Antico Caffè Spinnato dal 1860 grazie alla maestria e alle intuizioni di Mario Spinnato e del figlio Riccardo; il secondo come “Migliore trattoria” alla trattoria Corona di Gianni e Orazio Corona, che si distinguono per la selezione del pesce.

Il titolo di “Migliore pizzeria” è andato al Piano B di Siracusa del giovane Friedrich Schmuck, che è considerato tra i più bravi utilizzatori di farine e lievitazioni, ma realizza anche la pizza senza lievito. «Tanta passione, tanta ricerca e tanto amore per il nostro lavoro, forse è questo il segreto della nostra pizza» – ha detto Friedrich Schmuck.

La bellissima isola di Panarea, nelle Eolie, ospita invece il “Migliore albergo”, che è il Resort Quartara della famiglia Cappelli che, con grande esperienza, gestisce da più generazioni l’attività ricettiva.

Noto, capitale del Barocco siciliano, è stato eletto come “Miglior Comune per l’enogastronomia”. In questo luogo magico, vino, pasticceria, prodotti agricoli e ricettività hanno reso il comune tra i più eccellenti in tal senso. Il Sindaco Corrado Bonfanti ha ritirato il premio ed ha commentato: «Il successo non è mai di un singolo, ma di una squadra».

Infine, il premio di “Migliore ristornate” è stato attribuito a Zash, che si trova a Riposto, tra Catania e Taormina, dove opera lo chef Giuseppe Raciti, uno dei più bravi chef under 30, mentre i titolari sono Renata, Carlo, e Raffaello Maugeri.

Cronache di Gusto ha lanciato inoltre una nuova iniziativa che si coniuga con Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018 dal titolo “A Palermo mangiare è cultura” e che è rivolta a chef, pizzaioli, fornai, pasticceri, albergatori, invitati a preparare una proposta a tema da inserire, nel caso dei ristoranti, nel proprio menù, e già diverse aziende hanno aderito.

 

 

 

 

CORRELATI

Ultimi inseriti