martedì, 16 Aprile 2024
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Automobilismo: a Ciro Barbaccia la terza Floriopoli – Cerda e il Trofeo Francesco Faraco

Cerda (Pa) 22.05.2017 – E’ stata una giornata di sport memorabile, quella vissuta ieri, dai tanti appassionati accorsi sugli oltre 6km della Statale che da Floriopoli, le antiche e gloriose tribune della Targa Florio, per intenderci, sale verso l’abitato della cittadina al mondo conosciuta per la coltivazione di pregiati carciofi e anche, ci è consentito, per aver dato i natali al pilota Totò Riolo, capace, dopo la mitica e indimenticabile epopea di Nino Vaccarella, d’infiammare i cuori degli sportivi siciliani.

La gara, organizzata dall’ACI Palermo in collaborazione con L’Associazione Targa Racing Club  e il Team Palikè, la cui direzione è stata affidata all’esperto Lucio Bonasera, ha visto partire una sfilata di prestigiose vetture d’epoca e poi 28 auto moderne, inserite in gara, con classifica a parte, su deroga dell’ACI Sport e 51 vetture storiche, le quali si sono date battaglia, in questa prima tappa del Campionato Siciliano della montagna, riservato alle veterane.

Tra le vetture moderne ha vinto Salvatore Reina su Elia Avrio Suzuki ST 09 di 1400cc e alla sue spalle si è classificato, staccato di oltre 4″, con una identica vettura, comunque spinta da un motore di 1000cc Gaspare Giancani. Sul gradino più basso del podio, è invece salito Roberto Lombardo (Caltanissetta Corse) che ha magistralmente condotto la sua Renault Clio Williams, con la quale ha preceduto il “figlio d’arte” Ernesto Riolo (CST Sport) al volante di una Peugeot 106 Kit. Degno di nota il settimo posto assoluto di Ignazio Amato (AC Festina lente), alla guida di una Renault Clio RS Cup. L’Associazione Culturale Festina lente, grazie ai tempi fatti rilevare dal citato Ignazio Amato e dal Presidente Rosario Lo Cicero Madè, si è aggiudicata la coppa riservata alle Scuderie.

Per quanto riguarda le auto storiche, è invece, come da noi preventivato alla vigilia, vera battaglia, tra la Stenger BMW di Ciro Barbaccia (ASPAS), che ha preceduto di 2″51 il coriaceo Totò Riolo (CST Sport), alla guida di una Porsche 911 Sc Gruppo B, preparata da Mimmo Guagliardo, il quale. a sua volta, ha condotto al terzo posto la sua Porsche 911 SC GTS iscritta dalla Island Motorsport. Quarto posto per lo staccatissimo Claudio La Franca (ASPAS), anche lui al volante di una Porsche 911 SC GTS. Quinto posto per Andrea Barbaccia (ASPAS), figlio del vincitore, che ha voluto ad ogni costo, benchè leggermente infortunato a una mano, prender parte alla gara, al volante della Osella PA 9/90. Sesto posto per la Fiat 128 dello stupefacente Salvatore Caristi (Phoenix) e 7° posto assoluto per la BMW 200 TI del giovane emergente Pierluigi Fullone, neo-pilota della AC Festina lente, il quale ha preceduto, di oltre 3″, l’identica vettura condotta da Antonio Piazza (Armanno Corse).

La premiazione è stata poi effettuata sulla suggestiva scalinata della Matrice e qui, il pilota di casa, Salvatore Riolo, non ha mancato di esternare, da fautore della gara, la sua malcelata delusione  “una gara che parte dalla tribune di Cerda, Floriopoli, appunto,  da’ a molti l’opportunità di gareggiare sul percorso che fu della mitica Targa Florio, sono quindi convinto che meriterebbe – ha detto Riolo – più considerazione dall’ACI Sport e più rispetto dai piloti siciliani. Sono un po’ deluso – ha concluso il bravo driver – e spero che il prossimo anno, nonostante io non posso che ringraziare i 78 piloti che hanno preso parte quest’anno alla gara, il numero cresca, tanto da darci la motivazione giusta per continuare l’avventura tre anni fa intrapresa”.

Da segnalare il particolare premio messo in palio dalla AC Festina lente, un simbolico trofeo dedicato alla memoria di Francesco Faraco, nonno del Presidente Rosario Lo Cicero Madè, il quale lo ha personalmente consegnato, con Totò Riolo, al vincitore della gara, il marinese Ciro Barbaccia “mio nonno morì a Priolo Gargallo il 1 aprile 1951, durate la XI^ edizione del Giro Automobilistico di Sicilia – ha detto Rosario – questo trofeo, giunto quest’anno alla sesta edizione, va, con mia somma gioia, al bravo Ciro, il quale sono certo lo custodirà con attenzione, tra i tanti riconoscimenti da lui vinti, nel corso della sua prestigiosa e ormai lunga carriera“.

Foto di Claudia Scavone.

 

 

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