venerdì, 19 Aprile 2024
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Anci contro la norma che ha fatto decadere sette sindaci siciliani

Il Consiglio regionale dell’Anci Sicilia si riunirà martedì prossimo a Villa Niscemi, a Palermo, per valutare “ogni possibile iniziativa legale” contro la norma regionale che ha sancito, con effetto retroattivo, il principio secondo il quale la decadenza del consiglio comunale determina automaticamente anche la decadenza di sindaco e giunta.

Sono sette i sindaci siciliani (Casteldaccia, Calatafimi Segesta, S.Piero Patti, Castiglione di Sicilia, Valdina, Monforte S.Giorgio e Monterosso Almo) decaduti nelle ultime ore a seguito del decreto del presidente della Regione, Rosario Crocetta, che ha dichiarato la sospensione degli amministratori a causa della mancata approvazione dei bilanci di previsione nei termini di legge. “Si tratta di una vicenda gravissima che rischia di coinvolgere la stragrande maggioranza dei comuni siciliani che ha approvato in ritardo i bilanci 2016 e non ha ancora potuto approvare il previsionale 2017”, dicono Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano di AnciSicilia.

Inoltre, per il sindaco di Palermo Leoluca Orlando: “Una conferma del gravissimo stato di calamità istituzionale nel quale il Governo della Regione ha gettato la Sicilia, con un attacco senza precedenti, né politici né giuridici, agli Enti locali. La decadenza dei Sindaci grazie ad una legge con valore retroattivo e per colpe ascrivibili in larghissima parte alla stessa Regione – prosegue Orlando – suona sostanzialmente come una dichiarazione di guerra del Governo regionale ai Comuni, un fatto che porteremo in tutte le sedi, istituzionali e giudiziarie perché non è ammissibile che qualcuno alla Regione, una regione che a metà aprile è lontana dall’avere un bilancio di previsione, pensi di poter condizionare la vita dei sindaci, dei comuni e dei cittadini a colpi di decreti di dubbia correttezza giuridica, oltre che di certa inqualificabile correttezza istituzionale”.

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