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Almaviva. Sempre più vicini i trasferimenti. Non c’è accordo tra Exprivia e sindacati

Palermo, 27.10.2016 – Si è conclusa con un ennesimo nulla di fatto la riunione al Ministero della Sviluppo Economico di Roma, per scongiurare il trasferimento dei lavoratori Almaviva, impiegati nella commessa Enel in scadenza a dicembre, dal sito palermitano al sito calabrese di Rende. Almaviva in seguito al mancato accordo tra la società Exprivia, che ha vinto la commessa Enel, e i sindacati ha confermato i trasferimenti.

La società di Molfetta ha proposto l’assunzione a tutele crescenti, come previsto dal Jobs Act, senza riconoscere i livelli contrattuali raggiunti, gli scatti di anzianità e le tutele previste dall’articolo 18. Exprivia, si è detta disposta a stanziare, per compensare l’azzeramento degli scatti d’anzianità, 120 mila euro di incentivi, più altri 120 mila euro annui per il prossimo triennio.

“Le condizioni proposte da Exprivia, il nuovo committente di Enel, sono inaccettabili, non è questo lo spirito delle clausole sociali. Non si può chiedere al lavoratore di dimezzarsi l’orario e di perdere tutte le tutele fra le quali l’anzianità di servizio”. Questo quanto dichiarato da Francesco Assisi, segretario Fistel Cisl, e Eliana Puma, Rsu Fistel.
In seguito alla questione dei trasferimenti, si è aperto il tavolo di monitoraggio, insieme alle istituzioni, per scongiurare i 2511 esuberi delle sedi Almaviva di Napoli e Roma.

Presa di posizione anche da parte del governo che ha comunicato di avere avviato un intervento complessivo di riordino del settore anche per bloccare il sistema delle gare al massimo ribasso che favoriscono la delocalizzazione delle attività dei call center all’estero. Il Governo ha, inoltre, comunicato il rafforzamento degli ammortizzatori sociali con 30 milioni.

Almaviva per scongiurare la chiusura del sito di Roma e Napoli, ha proposto il taglio del costo del lavoro e della formazione professionale, l’avvio degli esodi incentivati, il controllo individuale e la partecipazione dei lavoratori su vari temi aziendali.

I sindacati, pur manifestando apertura al dialogo hanno sottolineato che la riduzione del costo del lavoro non è la soluzione al problema bensì bisogna intervenire per risolvere il problema della normalizzazione dei prezzi degli appalti.

“Noi abbiamo portato al tavolo la voce dei lavoratori e quello che è stato deciso nelle assemblee – ha dichiarata Giovanni Gorgone Rsu Fistel -. Allo stato non ci sono i presupposti per un accordo, non è il costo del lavoro che deve diminuire ma deve aumentare il costo che i committenti devono pagare; è inaccettabile che le gare vengano fatte solo al massimo ribasso. I lavoratori non possono vedersi ridurre sempre di più il proprio salario. Auspichiamo che il governo trovi una soluzione in

“L’incontro di questa mattina al Mise convocato dalla vice ministra
Teresa Bellanova sulla vertenza Almaviva non ha prodotto nessun passo
avanti. Rimane inalterata la preoccupazione dell’amministrazione
comunale in ordine al mancato raggiungimento dell’accordo del
passaggio della commessa Enel. Auspichiamo che i prossimi incontri
annunciati dalla vice ministra possano ricondurre tutti i soggetti al
tavolo, a partire da Almaviva, sulle ragioni della piena applicazione
dell’accordo siglato a maggio”. Lo hanno dichiarato il sindaco Leoluca
Orlando e l’assessora alle Attività produttive, Giovanna Marano

Il prossimo incontro è stato fissato tra quindici giorni.

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