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Almaviva. L’8 novembre iniziano i trasferimenti a Rende dei 154 lavoratori palermitani

Palermo, 01.11.2016 – E’ arrivata ieri alle organizzazioni sindacali, una nota da parte di Almaviva Contact con la quale l’azienda ha comunicato che da martedì 8 novembre inizieranno i trasferimenti dei 154 lavoratori, impiegati nella commessa Enel in scadenza a dicembre, persa dal colosso dei call center e vinta dall’azienda pugliese Exprivia, dal sito di Palermo verso quello calabrese di Rende.

L’avvio dei trasferimenti era stato sospeso da Almaviva in attesa dell’esito della trattativa intavolata a Roma la scorsa settimana presso il Ministero dello Sviluppo Economico. L’incontro si era concluso con rigetto da parte dei sindacati alle offerte di Exprivia. L’azienda pugliese aveva proposto l’assunzione di 295 operatori su 398 dipendenti, impiegati nella commessa Enel in scadenza, con il Jobs Act (senza le tutele dell’articolo 18), inquadrandoli al terzo livello e azzerando gli scatti di anzianità.

In effetti a queste condizioni era difficile trattare – dichiara al GCPress Giovanni Gorgone Rsu Fistel Cisl -. I lavoratori continuano a stare con il fiato sospeso e ora più che mai è necessario l’intervento del governo e far presto  visto che Almaviva ha deciso di accelerare il piano già preannunciato dei trasferimenti. Noi – conclude Gorgone – fino all’ultimo non molleremo e auspichiamo che si possa trovare una soluzione definitiva“.

“Almaviva sospenda i trasferimenti per evitare ulteriori drammatizzazioni della situazione di Palermo e aspetti le risultanze del tavolo Ministeriale aperto presso il Mise. Mentre si tratta non servono atti unilaterali che rischiano di compromettere il buon esito della trattativa in corso”. Lo hanno detto il sindaco Leoluca Orlando e l’assessora alle Attività produttive, Giovanna Marano che aggiungono. “In ogni caso non può’ esserci alternativa all’accordo tra le parti, se si vuole perseguire l’obiettivo  della sostenibilità’ sociale  tutelando le lavoratrici e i lavoratori e restando coerenti con i contenuti dell’accordo di maggio”.

I sindacati, nonostante la criticità della situazione, sperano ancora in un intervento risolutivo del Governo e, in attesa di un nuovo incontro al Mise, hanno proclamato uno sciopero nazionale del settore dei call center per giovedì 10 novembre.

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