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Almaviva. I sindacati contestano soluzioni agli esuberi trovate dell’azienda

Palermo, 19.04.2016 – Per Almaviva Contact c’è la possibilità di trovare soluzioni alternative ai licenziamenti mentre per i sindacati è un sostanziale nulla di fatto. Questo è il risultato dell’incontro che si è tenuto ieri all’Unindustria Roma tra azienda e sindacati con l’intento di scongiurare i 2988 esuberi annunciato dal colosso dei call center nei siti di Palermo, Roma e Napoli.

Almaviva, come si legge in una nota ufficiale, “ha dato la disponibilità ad individuare soluzioni alternative alla procedura di licenziamento in corso, nel quadro del percorso indicato dal Governo. La richiesta di ricorrere ad ammortizzatori sociali, avanzata dal Sindacato, può essere collocata nel solo contesto che garantisca la necessaria sostenibilità dell’attività aziendale nei siti produttivi interessati dagli esuberi.” Ha, inoltre, precisato che “Ogni altra posizione come quella di voler semplicemente prorogare strumenti che si sono rivelati inadeguati a fronteggiare un profondo stato di crisi ed hanno contribuito a generare pesanti perdite economiche appare strumentale e contraddittoria.”

Secondo la società  ci sarebbe una “indisponibilità delle Organizzazioni Sindacali a proseguire un confronto che avrebbe dovuto necessariamente investire altre decisive problematiche, nonostante tale confronto, fortemente sollecitato dal Governo, sia formalmente previsto dalle procedure di legge a garanzia di tutte le parti coinvolte.”

Di diverso avviso sono i sindacati che intravedono la volontà di Almaviva a trovare soluzioni solo a discapito dei lavoratori. “L’azienda – ha detto Giovanni Gorgone Rsu Fistel Cisl Palermo Trapani – ha proposto come unica via la creazione di contratti di solidarietà che graverebbero esclusivamente sui siti di Palermo, Roma e Napoli. I sindacati hanno risposto che l’unica soluzione è di gestire su tutti i 6 siti Almaviva i contratti di solidarietà, così com’è in atto fino al 31 maggio, e cercare nel frattempo di trovare una soluzione in attesa che il governo trovi una soluzione. Dalle assemblee nei siti aziendali – ha continuato Gorgone – è venuta la richiesta dei lavoratori di non essere ulteriormente penalizzati gravando i loro salari. Sappiamo bene che sono necessari sacrifici per tutelare il posto di lavoro ma riteniamo che una ripartizione dei contratti di solidarietà su tutti i siti aziendali renda meno pesante la riduzione del salario per tutti. Auspichiamo che domani al MISE, il governo possa trovare una soluzione temporanea che metta d’accordo azienda e sindacati in attesa che vengano trovate e varate nuove regole per il comparto delle comunicazioni.”

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