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Almaviva. Domani incontro all’UIR di Roma tra azienda e sindacati

Palermo, 17.04.2016 – Domani, inizia una settimana intesa e fitta di incontri per i lavoratori di Almaviva Contact che rischiano il licenziamento in seguito all’esubero di circa 3000 unità annunciato dal colosso dei call center. La situazione palermitana è particolarmente difficile, infatti oltre il 50% (1670 unità) degli esuberi dichiarati coinvolge i dipendenti delle sedi Alamaviva di Palermo.

Il 13 aprile, giorno di sciopero nazionale dei lavoratori Almaviva, si è tenuto al Ministero dello Sviluppo Economico un incontro, voluto dalla vice ministra al lavoro Teresa Bellanova, tra azienda, sindacati e autorità nazionali e locali. Dal tavolo è partita la richiesta da parte dei sindacati ad Almaviva di ritirare i licenziamenti e l’azienda, vista l’apertura del governo a trovare la soluzione alla vertenza, ha convocato i sindacati per domani 18 aprile all’Unione Industriali a Roma. I risultati dell’incontro di domani saranno portati sul tavolo della vice ministra Bellanova nel prossimo incontro previsto per il 20 aprile al ministero.

Per scongiurare i licenziamenti c’ è molto da fare – ha detto a GCPress Giovanni Gorgone rsu Fistel CISL – anche se da parte del governo c’è la disponibilità ad intervenire su alcuni temi come la delocalizzazione, la sospensione delle agevolazione alle aziende che applicano contratti pirata, un emendamento già depositato in Senato nell’ambito del decreto competitività sulla migliore applicabilità del legge 24 bis del 2012 (la normativa che tutela i clienti dalla gestione della chiamata all’estero), lavorare sulle gare al massimo ribasso, facendo in modo che nelle gare per l’aggiudicazione delle commesse vengano rispettati i minimi tabellari dei contratti collettivi del lavoro sotto il quale non si potrà andare. Per fare tutto ciò però c’è bisogno di tempo ed è stato chiesto ad Almaviva, da tutti i soggetti presenti al tavolo, di ritirare le procedure di licenziamento. L’ azienda ha fatto presente che le perdite sono tante e che bisogna intervenire concretamente, solo in questo caso è disposta a sospendere momentaneamente e per qualche mese i licenziamenti proponendo, nel frattempo, i contratti di solidarietà per dare il tempo necessario al governo di intervenire con azioni tangibili.”

Anche se c’è ottimismo, la scure dei licenziamenti incombe sui dipendenti Almaviva: “In realtà – ha continuato Gorgone -, i problemi che ci portiamo dietro da anni hanno già prodotto il risultato della rinuncia, da parte dei lavoratori, di parte del salario. Abbiamo bisogno della certezza di un futuro tranquillo che ci permetta di lavorare serenamente. Chiediamo che venga messo in sicurezza il nostro lavoro senza ulteriori sacrifici. Noi – ha concluso Gorgone – continuiamo la nostra battaglia e non molliamo. Un plauso va ai miei colleghi che ogni giorno, partecipando alle manifestazioni, dimostrano di tenere tanto al proprio lavoro e che per nulla al mondo sono disposti a mollare.”

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