sabato, 20 Aprile 2024
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Al teatro delle Balate “Terra Matta”, la storia vista con gli occhi di un ultimo

Lo spettacolo, di e con Stefano Panzeri, attore leccese, andrà in scena giovedì 25 gennaio, alle ore 21:00. Panzeri è anche ideatore del progetto sulla memoria migrante italiana “Oltreoceano”

Terzo appuntamento della stagione al Teatro delle Balate (via delle Balate 3-5), giovedì 25 gennaio alle 21, con lo spettacolo “Terra Matta” di e con Stefano Panzeri, attore leccese e ideatore del progetto sulla memoria migrante italiana “Oltreoceano”.

Lo spettacolo “Terra Matta” 1 (1899-1918), primo di una trilogia, parte dall’omonima biografia del bracciante siciliano semianalfabeta Vincenzo Rabito, che in 1027 pagine dattiloscritte senza margini e un punto e virgola dopo ogni parola, racconta la sua vita all’interno della più ampia e drammatica storia del Novecento italiano. “Terra Matta” ha debuttato per la prima volta nel maggio del 2014, da allora ha girato numerose stagioni teatrali e festival italiani contando sinora 200 rappresentazioni.

Panzeri porta sul palco la lingua grezza di Rabito, infarcita di sicilianismi, ma che si fa simbolo di un riscatto sociale per un “ragazzo del ‘99”, partito alla volta dell’Africa per “antare affare solde”, rincorrendo i sogni d’imperialismo coloniale della Grande Italia fascista. “Terra Matta” è un’opera monumentale, un documento autentico dell’Italia tra le due guerre, redatto in 4 anni su una macchina da scrivere Olivetti.

“Un manuale di sopravvivenza involontario e miracoloso”, come lo ha definito Andrea Camilleri, che Panzeri, alle prese con il linguaggio dell’autoscrittura, rappresenta sul palco in modo semplice ed essenziale – accanto a lui solo una sedia –lanciando allo spettatore un chiaro messaggio di ritorno all’oralità per reimparare ad ascoltare e raccontarsi.

A tutto ciò, si aggiunge la memoria migrante, cui Stefano Panzeri ha dedicato un progetto teatrale itinerante di “narrazione domestica”. Dallo spettacolo è nato, infatti, nel 2015 il progetto “Oltreoceano”, sostenuto attraverso un crowdfunding: per un mese all’anno, usando lo scritto di Rabito e la narrazione come “strumento di evocazione e di memoria”, Panzeri ha portato “Terra Matta” nelle comunità italiane di Argentina e Uruguay e, per periodi più brevi, in quelle di Londra, Belfast, e Oxford così da raccogliere storie di migrazioni dalla viva voce degli italiani d’oltreoceano e oltremanica. Il progetto debutterà quest’anno anche in America e in Australia. Le numerose testimonianze raccolte sono poi diventate parte della drammaturgia e si sono affiancate e intrecciate con la storia di Rabito in un montaggio di storie vere tra passato e contemporaneo. Ne è così nata una trilogia che ripercorre e racconta tutta la vita di Vincenzo e insieme raccoglie restituisce frammenti della memoria migrante italiana.

«Il diario di Vincenzo mi ha rubato il cuore e la tenacia – afferma Panzeri. Credo che l’attualità del testo di Rabito sia l’utilizzo della scrittura come terapia: quasi una sorta di moderno storytelling. La sua è una lingua teatrale che si completa a gesti, dunque, non è stato difficile trasportarla sul palcoscenico. Per la sua teatralità e per il suo forte valore storico, la testimonianza di Rabito, scritta per dire “ecco, questo io sono”, mi ha affascinato al punto da farmi decidere di cimentarmi con una lingua non mia e farmi portatore di questo racconto di vita vera».

Lo spettacolo sarà in replica venerdì 26, sempre alle 21.

Ingresso stagione serale: 10 euro (intero); 8 euro (ridotto)

Informazioni e prenotazioni: 347 9282697 – liberiteatri@liberiteatri.it

Tutti gli spettacoli verranno replicati la mattina per le scuole, con due turni alle 10 e alle 12. Il costo del biglietto per le scuole è di 7 euro con possibilità di abbonamento all’intera stagione al costo di 25 euro oppure: 2 spettacoli al costo di 13 euro, 3 spettacoli a 18 euro e 4 spettacoli al costo di 23 euro.

 

 

 

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