venerdì, 29 Marzo 2024
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Abusivismo edilizio a Palermo. Sei persone deunciate e cinque immobili sequestrati

Sei persone denunciate all’autorità giudiziaria per abusivismo edilizio e cinque immobili sequestrati, sono il bilancio dei controlli del territorio e tutela dell’ambiente predisposti dal Comandante della polizia municipale, Vincenzo Messina, nei quartieri di Boccadifalco, Oreto, Politeama e Uditore.

Con queste ultime operazioni, nel corso del 2014, sono stati sequestrati 54 immobili e riscontrate 26 violazioni di sigilli, mentre 392 persone sono state denunciate all’autorità giudiziaria per reati inerenti l’abusivismo edilizio.

Ancora una volta, gli agenti del nucleo di polizia urbanistico edilizia hanno riscontrato lo svolgimento dei lavori edili nei vari cantieri, nonostante la mancanza delle autorizzazioni necessarie.

Due sequestri di immobili, sono stati realizzati a Uditore, rispettivamente in via Baglio Pozzo ed via Bonafede, in una zona all’interno della fascia del canale Passo di Rigano, destinata a verde agricolo dal Piano regolatore e con vincolo paesaggistico emesso dalla Soprintendenza ai Beni culturali ed architettonici.
In via Baglio Pozzo, a seguito del crollo del tetto di copertura di una costruzione preesistente, in muratura portante, il proprietario ha proceduto alla demolizione di muri interni, per collocare dei pilastri in cemento armato. Durante il sopralluogo l’immobile, risultava sprovvisto di copertura ed allo stato grezzo. Nessuna autorizzazione giustificava l’inizio dei lavori; l’assenza di concessione edilizia, nulla osta del Genio Civile e della Soprintendenza ai Beni culturali ed architettonici perché area a soggetta a vincolo paesaggistico, procurava al proprietario una denuncia all’autorità giudiziaria.

In via Giulio Bonafede, invece è stato realizzato un manufatto di circa 60 metri quadrati in cemento armato e muratura, di solo pianoterra. E’ risultato ancora allo stato grezzo, protetto da una inferriata metallica, sprovvisto di copertura, utilizzato per ricovero di cani. Anche in questo caso, il proprietario è stato denunciato all’autorità giudiziaria, perché non esibiva concessione edilizia, nulla osta del Genio Civile e della Soprintendenza ai beni culturali ed architettonici, necessario perché zona a soggetta a vincolo paesaggistico

Nel quartiere Politeama, il sequestro è stato eseguito in via Orecchio, (nella foto) una strada dalle parti di via Mariano Stabile verso il porto, a seguito dei lavori di ristrutturazione edilizia, effettuati dal proprietario senza concessione edilizia e nulla osta del Genio Civile.

Dal sopralluogo congiunto con personale della Protezione Civile e del Genio Civile, è stata accertata la demolizione di un muro del secondo piano e la modifica di nove luci di apertura su muri portanti e l’allestimento di un solaio con travi e tavelle, per realizzare un ripostiglio di circa tre metri quadrati.
Inoltre, sulla terrazza di copertura del terzo piano, è stato demolito una porzione di solaio e un vano in muratura; il solaio è stato ricostruito con travi e tavelle, mentre il vano è stato ampliato di circa nove metri quadrati di superficie, con circa ventiquattro metri quadrati di copertura a falde, realizzata con travi, assi in legno e sovrastante tegole. Il proprietario è stato denunciato all’autorità giudiziaria perchè sfornito di concessione edilizia e nulla osta del Genio Civile.

Quarto sequestro nel quartiere Oreto, in via Odierna, poiché in una palazzina con struttura in muri portanti, a seguito del crollo del solaio in assi e travi in legno tra il piano terra ed il primo piano, si stava ricostruendo un nuovo solaio di circa 50 metri quadrati in cemento armato, senza che il proprietario si fosse procurato le dovute autorizzazioni. Per questi motivi è stato denunciato all’autorità giudiziaria.
Infine, in via Bruno, a Boccadifalco, sulla terrazza del primo piano di un immobile, sono state realizzate due sopraelevazioni in muratura per un totale di circa 20 metri quadrati. Entrambi i manufatti, risultati allo stato grezzo, venivano sostenuti da intelaiatura in ferro e coperti con tetto in materiale coibentato. Poiché i due i comproprietari, intraprendevano i lavori edili senza concessione edilizia e nulla osta del Genio Civile son stati entrambi denunciati all’autorità giudiziaria.-

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