giovedì, 25 Aprile 2024
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70˚anniversario della Resistenza. Inaugurata a Palazzo Asmundo “Il filo delle memorie”, la mostra dedicata alla Grande Guerra

filo_memoria_mostra_palazzo_asmundo6In occasione del centenario della Grande Guerra e del Settantesimo anniversario della Resistenza, Palermo non poteva che rafforzare il “filo della memoria”. Tracce del passato e testimonianze ritornano a fare parte del nostro presente. E così fotografie, documenti d’archivio, disegni e oggetti acquistano un valore inestimabile: non rievocano semplicemente un periodo storico, ma trasmettono la forza e il coraggio di tutti gli uomini italiani e, nel nostro caso, siciliani che con impegno e sacrifico hanno lottato per il futuro della nazione. Da qui ha preso avvio la mostra storica temporanea “Il filo delle memorie”, organizzata e promossa dall’associazione culturale “Suggestioni Mediterranee”, inaugurata venerdì 15 maggio a Palazzo Asmundo.

L’esposizione si inserisce nell’ambito della manifestazione insignita del premio di rappresentanza dal Presidente della Repubblica, “Filo della memoria: dalla Grande Guerra alla Resistenza, viaggio tra i ricordi di Tomasi di Lampedusa e Giorgio Bassani, passando per Auschwitz” e costituisce il terzo degli appuntamenti dedicati al ricordo della Grande Guerra e della Resistenza, tra Palermo e Capo D’Orlando.

filo_memoria_mostra_palazzo_asmundo5Tra le stanze del suggestivo Palazzo Asmundo, un percorso accuratamente strutturato accoglie i visitatori. Si rimane subito colpiti dai 30 “disegni del periodo buio” di Carlo Levi (1902-1975). Intellettuale dall’animo buono e altruista, scrittore, giornalista e poeta, viene qui ricordato come pittore. Per questo artista la poesia e la pittura sono “invenzione della verità”. I disegni messi in mostra, a cura dell’Associazione Amici dell’Archivio Storico di Termini Imerese, risalgono al “periodo buio”: quello stato di cecità, successivo ai due interventi chirurgi, che colpì Levi, ma che non gli impedì di continuare, seppure tra l’oscurità, a dipingere e scrivere. Le opere selezionate trasmettono un messaggio ben preciso: l’uomo, di fronte a malattie e avversità, non deve mai arrendersi.

filo_memoria_mostra_palazzo_asmundo4L’itinerario storico si arricchisce di una raccolta fotografica realizzata da Agata Sandrone e Giancarlo Equizzi e del materiale di una collezione privata, messo a disposizione da Alessandro Bellomo, Manlio Corselli, Ugo Frasconà de Figueroa, Michele Nigro, Giovanni Montedoro, Calogero Casuccio, Francesco Projetto e Leoluca Cascio, Pippo Leonardi e Elio Paladini. Si tratta di documenti e testimonianze che certamente rievocano il clima della Grande Guerra e della Resistenza, ma coinvolgono anche emotivamente il visitatore.

A primeggiare, all’interno della mostra, sono tutti gli strumenti e gli oggetti d’uso militare e di guerra, esposti dal Comando Regione Militare Sud dell’Esercito Italiano, dal Comando Regionale Sicilia della Guardia di Finanza, dal Club Rotaract Palermo Ovest, dall’UNUCI e dai Cavalleggeri di Palermo (30°).

filo_memoria_mostra_palazzo_asmundo3Divise, armi, elmetti, stemmi, simboli, medaglie e bandiere, tra fotografie e giornali dell’epoca, rievocano i grandi protagonisti della storia “uomini che hanno fatto la storia”.

Nei diversi pannelli espositivi non mancano slogan di esortazione e scritte. Tra queste, rimaniamo particolarmente colpiti dai motti del Reggimento dei Cavalleggeri di Palermo: “Virtute duce, comite fortuna” (con la virtù come guida e la fortuna come compagna) e “Mora, mora” (muoiano, muoiano), quest’ultimo tratto da un passo dantesco, in riferimento ai “Vespri Siciliani” del 1282.

Incuriositi, chiediamo maggiori informazioni e apprendiamo che il ricordo del Centenario dell’entrata in guerra dell’Italia nella prima guerra mondiale coincide proprio con la costituzione di questo reggimento. Il Presidente della sezione “Cavalleggieri di Palermo” (30°), il capitano Salvatore Salerno, a noi ne ha ricordato brevemente la storia: “il Reggimento dei Cavalleggieri di Palermo è stato costituito proprio a Palermo il primo Maggio del 1915 e ha filo_memoria_mostra_palazzo_asmundo2combattuto sia nella prima guerra mondiale che nella seconda. In Albania, inoltre, – ha aggiunto il Presidente, ricordando le eroiche gesta compiute dagli squadroni di Palermo nel corso della prima guerra – ha conquistato una medaglia di bronzo per il valore. Oggi, in questa occasione, vogliamo ricordare questo reggimento ‘fatto in Sicilia e fatto da palermitani’. I nostri colori sono quelli delle fiamme rosse sul bavaro giallo, che sono anche quelli della città di Palermo”.

Il Consigliere nazionale dell’ANAC in Sicilia Francesco Borgese, invece, ha sottolineato l’importanza dell’evento, anticipandoci le prossime iniziative: “si tratta indubbiamente di una mostra di grandissimo rilievo e sono contento che noi, in quanto Associazione Nazionale Arma di Cavalleria, stiamo partecipando. In tutta Italia sono previste celebrazioni e manifestazioni in ricordo di quello che è successo un secolo fa. Dal 12 al 14 giugno andremo a Trieste, dove è previsto il raduno nazionale dell’Associazione Nazionale Arma di Cavalleria”.

La mostra, ospitata a Palazzo Asmundo, rafforza “il filo delle memorie” e resterà aperta al pubblico fino al 30 maggio, dalle 10:00 alle 13:00 (tranne il lunedì, giorno di chiusura del Palazzo).

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