sabato, 20 Aprile 2024
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Si celebra oggi la Giornata Mondiale dell’udito

Ogni 3 marzo viene celebrata questa Giornata, promossa dall'OMS, il cui obiettivo primario è la prevenzione. Ecco i dati relativi al 2018

In pochi forse sanno che oggi, 3 marzo, si celebra la Giornata mondiale dell’udito, promossa dall’OMS (Organizzazione Mondiale Sanità) al fine di porre l’attenzione su uno dei sensi più trascurati in merito a controlli medici ma di fondamentale importanza per i processi cognitivi e le interazioni sociali.

Lo slogan dell’edizione 2019 sarà “Controlla il tuo udito“; l’obiettivo è quello di richiamare l’attenzione sull’importanza dell’identificazione e dell’intervento medico precoce nel caso di perdita dell’udito. Infatti, ci sono molte persone che convivono con la “perdita di udito”: controllarsi è il primo passo per affrontare il problema.

I dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità hanno registrato che nel 2018 i sordi sono stati 466 milioni, nel 2030 saranno 630 milioni e nel 2050 si prevede una escalation fino a 900 milioni.

Per fortuna le remore riguardo l’utilizzo di impianti acustici sta diminuendo e molti fanno ricorso a protesi acustiche e impianti cocleari con i quali sentire, riacquistare l’udito o acquistarlo per coloro i quali lo hanno perso sin dalla nascita.

I messaggi chiavi lanciati dall’OMS sono due principalmente: tutte le persone dovrebbero controllare di tanto in tanto l’udito, specialmente quelle che sono a più alto rischio, come, ad esempio, gli adulti sopra i 50 anni, quelli che lavorano in luoghi rumorosi, quelli che ascoltano musica ad alto volume per lunghi periodi di tempo e quelli che hanno problemi di altro genere all’orecchio ed inoltre i servizi per l’identificazione e l’intervento precoci dovrebbero essere resi disponibili attraverso il sistema sanitario.

Importante è tenere sotto controllo anche l’udito dei bambini. In Italia ad occuparsene è il Centro nazionale malattie rare (Cnmr), da tempo impegnato nella prevenzione delle malattie legate all’udito nel periodo neonatale. Infatti, tra i vari programmi, c’è quello dello screening audiologico neonatale, il cui obiettivo è identificare i neonati affetti da ipoacusia (sordità) congenita.

Soggetti a rischio sono ovviamente gli anziani che vengono monitorati anche da un progetto nato negli anni scorsi dal nome “Passi d’argento”, il cui scopo è quello di raccogliere informazioni sulla popolazione anziana e la loro capacità uditiva.

Da non sottovalutare il grande impatto sociale della comunicazione, messa a rischio da soggetti che non sentono e hanno difficoltà a capire e farsi capire: la perdita dell’udito infatti, secondo recenti studi, aumenta l’isolamento sociale. Prevenzione è la parola chiave, sta a noi metterla in pratica.

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