venerdì, 19 Aprile 2024
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‘2 volte e basta’: la storia del brano che ha vinto il concorso musicale ‘Città di Gangi”

Lo scorso 25 maggio l’Ensemble di chitarre della classe 3C dell’Educandato Statale “Maria Adelaide” di Palermo ha vinto il 1° premio con 95/100 al concorso musicale “Città di Gangi” eseguendo il brano originale ‘2 volte e basta’, composto dagli alunni di terza media Alessandro Marchese  e Attilio Santaguida in collaborazione con il maestro Nicolò Renna.

Nicolò Renna e l'Ensemble di chitarre della 3C dell'Istituto Statale 'Maria Adelaide'
Nicolò Renna e l’Ensemble di chitarre della 3C dell’Istituto Statale ‘Maria Adelaide’

L’Ensemble formato da Francesca Giambalvo, Irene Pardi, Marchese Alessandro, Attilio Santaguida, Ian Pampalone ed Angelo Pillitteri ha dato vita al brano, a conclusione del percorso didattico dell’intero triennio, basato su un progetto di improvvisazione guidata, ideato dal maestro Renna.

Insieme allo studio di base nozionistico mirato all’apprendimento della teoria musicale basilare e allo sviluppo tecnico-espressivo sulla chitarra classica, il maestro Renna, ha sviluppato una didattica basata sulla creatività musicale, cercando di stimolare gli alunni con la proposta di esercizi semplici che consentono di sviluppare un approccio allo strumento più istintivo e sereno.

Uno  degli esercizi proposti dal docente,  ė quello di far scegliere all’allievo 4 note a piacere, proponendogli di “giocare” improvvisando dei ritmi liberi sulle note scelte per far sì che venga fuori pian piano una melodia di senso compiuto. Successivamente, con l’aiuto del maestro, l’allievo avrà la possibilità di creare un “tappeto” armonico su cui poggiare questa melodia. Così facendo i ragazzi fortificano la loro autostima sviluppando la consapevolezza che la musica può diventare un mezzo di espressione libero dove poter esprimere senza timidezza le proprie idee.

Il brano “2 volte e basta” è stato realizzato grazie all’invenzione dei temi di Marchese e Santaguida che, gradualmente, hanno coinvolto il gruppo, in modo da permettere a tutti gli alunni di contribuire spontaneamente alla composizione di nuove parti da adattare ai temi di base, fin quando, col passare delle settimane, è diventato sempre più chiaro e convincente.

Non esiste uno spartito del brano perché, volutamente, non è stato creato proprio per stimolare lo spirito di cooperazione ed interazione tra gli alunni, affinché la composizione fosse spontanea e libera. Attraverso la ricerca di sonorità interessanti e condivise è scaturito quell’affiatamento naturale che solo attraverso lo sguardo e l’ascolto reciproco è stato possibile creare.

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