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SPORT PARALIMPICINino Lisotta e Veronica Floreno: dopo l'incidente lo sport ci ha cambiato la vita

Palermo 11.10.2013 – Ieri, con il motto “Lo sport fa volare … tutti”, allo stadio “Barbera” di Palermo, si è festeggiata la VIII Giornata Nazionale dello Sport Paralimpico. A partecipare atleti disabili di 17 discipline trasmettendo, agli oltre mille studenti presenti, il messaggio che lo sport è per tutti e che non esistono barriere. Durante l’evento, abbiamo incontrato due campioni mondiali di tiro con l’arco, Nino Lisotta e di Veronica Floreno che hanno deciso di raccontarci come da un brutto scherzo del destino possa far rinascere e cambiare la propria vita.
Antonino Lisotta

Nino Lisotta - foto Ninni Ricotta
Nino Lisotta

“Ho 47 anni e tutti mi chiamano Nino. Avevo una vita serena ed ero una guardia giurata. Tutto è cambiato la mattina del 7 giugno 2002: mentre ero sulla vettura di servizio, un fuoristrada ha perso il controllo e mi ha lasciato sulla carrozzina per tutta la vita. All’inizio non volevo accettare la mia nuova situazione, poi grazie all’aiuto di mia moglie e mia figlia ho cominciato la riabilitazione a Palermo a Villa delle Ginestre (il Centro Regionale per la Diagnosi, Cura Riabilitazione e Reinserimento della Persona con lesione Midollare – ndr) ed ho conosciuto, Willy (Guglielmo – ndr) Fuchsova, istruttore nazionale di tiro con l’arco. Mi ha insegnato a tirare con l’arco e mi sono appassionato a questo sport. Dal 2006 sono entrato a far parte della nazionale italiana. Adesso sono convinto che quell’incidente mi ha cambiato la vita sicuramente in meglio. In questi anni ho vinto tante medaglie e premi ma la vittoria più grande è quando riesco a tirar fuori da casa quei ragazzi che come me sono su una carrozzina, farli appassionare allo sport e ed alla vita. Bisogna far capire a tutte le persone con disabilità che lo sport aiuta fisicamente e psicologicamente.

Veronica Floreno

Nino Lisotta - foto Ninni Ricotta
Nino Lisotta

“Sono nata ad Erice, sono mamma ed ho 32 anni. A 18 un incidente mi ha costretta sulla carrozzina. Mi sono avvicinato allo sport grazie al centro di riabilitazione di Villa delle Ginestre. Ho provato per curiosità le varie discipline ma appena ho provato l’arco è stato amore a prima vista. Grazie a Willy Fuchsova ho capito che sarei potuta andare avanti. Spero che tanti ragazzi si avvicinino al tiro con l’arco perché è uno sport in cui non esiste diversità. L’atleta normodotato che quello disabile gareggiano sulla stessa linea di tiro e competono alla pari. Ho impressa nella mente l’esperienza indimenticabile delle olimpiadi di Londra 2012. È passato un anno ma è come se l’avessi vissuta ieri. Sono contenta dei risultati ottenuti ma adesso devo lavorare duro per affrontare i mondiali, che si terranno a Bangkok dal 1 al 7 novembre, e per continuare a dimostrare che lo sport supera ogni barriera.”

Ninni Ricotta

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