venerdì, 29 Marzo 2024
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Sole Luna Docfilm Fest 2018. L’instituto Cervantes di Palermo in concorso con due pellicole

Al Sole Luna Docfilm Fest, l’Instituto Cervantes di Palermo è in concorso, ancora una volta, con due pellicole vincitrici di diversi premi e riconoscimenti: El color del Camaléon e Shootball.

Una collaborazione, quella tra l’Instituto Cervantes – da sempre mosso dalla volontà di promuovere la cultura spagnola e latinoamericana nel mondo – e il festival internazionale di documentari accomunata dall’obiettivo di creare un ponte tra le culture e le tradizioni dei popoli del Mediterraneo. Quest’anno, per la tredicesima edizione della manifestazione, la direttrice della sede palermitana dell’Instituto Cervantes, Beatriz Hernanz Angulo, ha voluto partecipare con due pellicole proprio per sottolineare la volontà di fare luce su temi importanti che necessitano di attenzione e riflessione collettiva soprattutto in questo momento storico: diritti umani, migrazione, identità e temi sociali.

Mercoledì 4, nel Giardino dello Spasimo, alle 22:30 verrà proiettato El color del camaleón del regista cileno Andrés Lübbert. Il documentario – in spagnolo e tedesco con sottotitoli in inglese e italiano – racconta la storia di un figlio alla ricerca della storia umana e professionale del padre. Durante la dittatura di Pinochet, Jorge diventò uno strumento nelle mani dei servizi segreti cileni che lo obbligarono a lavorare per loro in modo estremamente violento. Riuscito a scappare dal Cile, giunge in Europa, dove diventa un cameraman di guerra. Suo figlio Andrés fa un ritratto psicologico del padre e insieme scavano nelle profondità del passato incompiuto di Jorge.

Andrés Lübbert ha conseguito il Master in Audiovisual Arts nel 2010 presso la RITCS School of Arts. I suoi documentari hanno partecipato a più di 180 festival internazionali di film in 20 Paesi e vinto 28 premi. Nel 2013 si è aggiudicato il Vocatio Award per la sua vocazione alla realizzazione di documentari sociali. Ha realizzato diversi documentari sulla post-memoria cilena. Nel marzo 2017, ha pubblicato il suo primo documentario “Il colore del camaleonte”, prodotto da Off World, in coproduzione con la televisione belga Canvas e RTBF. Il film, già trasmesso su Al-Jazeera Witness, è stato selezionato per 34 festival e ha vinto 9 premi. Replica: 5 luglio, ore 15 e 18, Sala Giardino.

Giovedì 5, sempre nel Giardino dello Spasimo, alle 22:30 sarà la volta di Shootball di Félix Colomer. La pellicola – in catalano e spagnolo con sottotitoli in inglese e italiano – affronta un tema molto forte ovvero quello della pedofilia. Manuel Barbero, padre di una vittima di abusi sessuali, e Joaquin Benitez, il pederasta che ha abusato di 21 bambini, vengono delineati e raccontati dal regista attraverso una chiave di indagine giornalistica.

Regista ed editore nato a Sabadell nel 1993, Félix Colomer ha studiato cinema alla Escola Superior de Cinema e Audiovisuals de Catalunya (Escac), dove si è specializzato in montaggio. Ha montato documentari come “Peret i l’origen de la rumba” o “Et toca a tu” e ha fatto parte del gruppo di montaggio “El rey de la Habana”, di Agustí Villaronga o “No quiero perderte nunca”, di Alejo Levis. “Sasha”, realizzato come progetto di fine carriera, è il suo primo lungometraggio come regista e ha vinto premi come menzione speciale al Seminci, è stato nominato per Gaudí e ha partecipato a festival come DOCS Barcelona, FICG (Messico). Shootball è il suo secondo documentario come regista. È stato presentato in anteprima a Seminci. Replica: 6 luglio, ore 15 e 18, Sala Giardino.

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