venerdì, 29 Marzo 2024
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I settant’anni di Mimmo Cuticchio. 14/15 aprile al Teatrino Santa Rosalia

Continua il programma di manifestazioni pensato e costruito per i settant’anni di Mimmo Cuticchio. Sabato e domenica (14 e 15 aprile) alle 18,30, al Teatrino Santa Rosalia (via Bara all’Olivella) è in programma un altro degli spettacoli dei Figli d’arte: il figlio di Mimmo, Giacomo Cuticchio, puparo e musicista, proporrà un altro titolo dell’Opra più tradizionale: “Ruggiero libera Ricciardetto dal rogo”, una storia in cui è protagonista l’amicizia fraterna,quell’emozione che unisce le persone, che permette di partecipare e condividere anche impresepericolose. La vicenda, sintetizzata tutta dal titolo, focalizza l’attenzione su un sentimento antico,ma l’episodio è colmo imprese meravigliose e magiche, creature fantastiche e battaglie. I nucleitematici e scenici che strutturano lo spettacolo ci sono tutti: dietro al legno, ai metalli, alle stoffe sinasconda una simbologia da cui trarre ancora una conoscenza fruttuosa.

Il prossimo weekend (21 e 22 aprile), la rassegna chiuderà i battenti con “Primo amore diRuggiero e Bradamante”. Per gli spettacoli: biglietti 10 e 5 euro.
Il 18 aprile – alle 18,30 al laboratorio di via Bara – si presenta il video di Mimmo Cuticchio “L’opera dei pupi di Palermo”; e il 20 aprile (alle 18 a Villa Zito) il libro “Alle armi cavalieri”pubblicato da Donzelli, che racchiude la memoria del puparo.

70 pupi di opranti e pupari. Una mostra, ma anche un omaggio sincero non soltanto a chi ha preceduto Mimmo Cuticchio, ma anche a quelle mani che gli hanno insegnato a forgiare  i metalli, sbalzare uno scudo, intagliare una testa, manovrare un pupo. “70 pupi di opranti e pupari” – al laboratorio dei Figli d’Arte Cuticchio, nel cuore di via Bara all’Olivella, doveresterà fino al 22 aprile, visitabile a ingresso libero dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13e dalle 16 alle 19 – è fatta di settanta teste, settanta corpi, settanta pupi. «Da quando mi sono staccato dal “carro” di mio padre per aprire il mio teatro – ricorda Cuticchio -, con il “mestiere”che piano piano mi sono costruito, ho anche raccolto pupi realizzati da vari opranti, pupari osemplici amatori che testimoniano la differenza stilistica tra un costruttore e l’altro. Greco,Canino, Modica, Bagnasco, Consiglio, Pirrotta, Di Girolamo, Amante, Celano sono i maestri a cuidevo il mio mestiere».

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