giovedì, 25 Aprile 2024
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Il Centro Padre Nostro di Brancaccio ancora vittima di atti vandalici

A sole poche ore dalla consegna del progetto per la costruzione dell'asilo nido fortemente voluto da Padre Pino Puglisi, trafugano lo striscione del progetto e danneggiano il Centro

Sono trascorse appena 24 ore dalla consegna del progetto definitivo dell’Asilo Nido di Brancaccio da parte del Centro di Accoglienza Padre Nostro al sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e ignoti hanno trafugato lo striscione raffigurante il progetto, affisso nel cancello d’ingresso all’area in cui sorgerà la struttura. Dal cancello sono stati sottratti, inoltre, catenaccio e catena e lo stesso è stato chiuso con un cordino bianco.

Il presidente del Centro Padre Nostro, Maurizio Artale, passando da lì, si è fermato con l’auto dopo aver notato la mancanza dello striscione e ha visto tre ragazzini dell’età di circa 10 anni che, al suo richiamo di uscire fuori dal terreno, hanno replicato: “tu cu sì. Un è u tuo u tirrienu e ccà tu asilo un ni costruisci“, affermando così, nonostante la giovane età, un comportamento mafioso che porrebbe il veto sulla futura costruzione dell’asilo.

Non contenti, gli atti vandalici sono continuati appiccando il fuoco alla sedia lasciata la giornata precedente al posto della pedana, al centro del terreno. Successivamente, è taccato alla sede del Centro di Accoglienza Padre Nostro dove è stato rotto uno dei due vasi che ne ornavano l’ingresso. Subito dopo, i vandali, sono scappati per le vie di Brancaccio.

«Possibile che nessuno si sia accorto di nulla? O qualcuno se ne è accorto e non ha detto niente per paura?»

Il messaggio del bambino era farina del suo sacco? Dobbiamo preoccuparci per il suo futuro o era il messaggio di un pavido infame che usa i bambini per inviare messaggi incivili?

E cosa significa quella sedia rotta posta dove era posizionata la pedana in cui ieri i relatori si alternavano a parlare?

Queste le domande che il presidente Artale si è posto a seguito dell’accaduto e invita a riflettere ancora di più e in maniera sistematica. Ieri, nel suo discorso augurale all’iniziativa lo stesso ha detto che “Per noi del Centro di Accoglienza Padre Nostro questo Asilo, più di ogni altra cosa, deve incarnare sul territorio la presenza dello Stato e di tutte le istituzioni che lo compongono.
I pellegrini che vengono a visitare i luoghi del Beato Giuseppe Puglisi dovranno vedere che Brancaccio vuole fortemente diventare un quartiere modello di innovazione e di sostenibilità ambientale, con particolare attenzione al suo futuro e cioè ai bambini. Quei bambini che, fin dal suo insediamento nella comunità di Brancaccio, il Beato Giuseppe Puglisi volle tutelare e preservare dalle grinfie della mafia“.

C’è qualcuno che ancora oggi utilizza quei bambini come carne da macello, vuole rubargli il futuro e distruggere la speranza nelle poche persone oneste di Brancaccio“, ha affermato Artale. Un altro episodio inquietante che mostra ancora una Brancaccio che non vuole far sviluppare e aprire il quartiere alla città e che necessita di un sempre più urgente cambio culturale.

“Non arretreremo neanche di un solo millimetro – ha fermamente dichiarato il ministro per il Sud, Barbara Lezzi il prossimo 4 aprile sarà deliberato il finanziamento per costruire l’asilo nido che Don Puglisi desiderava nel quartiere Brancaccio di Palermo. Su richiesta dei miei colleghi palermitani, e in accordo con il sindaco Orlando – ha proseguito il Ministro – ho reso disponibili le risorse dal fondo che gestisco. Ieri è stata annunciata la costruzione ed oggi sono arrivati gli atti vandalici nel luogo in cui sorgerà l’asilo. Non spaventerete nessuno di noi, l’asilo si farà e accoglierà i bambini di Brancaccio perché lo Stato è più forte della mafia, più forte delle intimidazioni, più forte della paura. Esprimo tutta la mia solidarietà al presidente del centro accoglienza ‘Padre Nostro’, Maurizio Artale, che ha fortemente voluto la realizzazione di questo asilo. Sarò a Palermo i primi di aprile“.

Un fatto inquietante e da non sottovalutare – ha affermato il sindaco Leoluca Orlando – che certamente però non cambierà i programmi e gli obiettivi del Centro Padre Nostro, né quelli della città a suo fianco per il riscatto di Brancaccio.
Agli operatori del Centro va tutta la mia solidarietà, unità all’impegno perché l’asilo per i piccoli di 3P sia presto una realtà”
.

Esprimiamo solidarietà al Centro Padre Nostro – ha dichiarato Paolo Caracausi, segretario provinciale Idv e consigliere comunale di Palermo – oggetto degli ennesimi atti di vandalismo, ma anche a tutti gli abitanti del quartiere Brancaccio di Palermo: l’affermazione della legalità, nel segno del Beato don Pino Puglisi, non si fermerà“.

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