giovedì, 28 Marzo 2024
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Logo della Biennale Internazionale d’Arte Sacra (BIAS): dall’idea alla realizzazione grafica

È stata presentata alla stampa ieri, 10 aprile, presso la Sala della Giunta a Palazzo delle Aquile, l’edizione 2018 della BIAS  (Biennale Internazionale d’Arte Sacra) a Palermo e in Sicilia che vedrà l’apertura dei numerosi padiglioni BIAS nel centro storico del capoluogo siciliano. La BIAS, nasce da una visione artistica-antropologica-filosofica dell’artista Rosa Mundi che ha sempre posto l’individuo e l’universo al centro della sua ricerca e riflessione laboratoriale artistica, è promossa da WISH-World International Sicilian Heritage e patrocinata dalla Regione Siciliana, dal Comune di Palermo e dall’Arcidiocesi di Palermo.

In occasione della stessa presentazione, è stato descritto e raccontato anche il logo della manifestazione e abbiamo scoperto che, dietro la sua rappresentazione grafica, è racchiuso un concentrato di storia, filosofia e cultura che hanno come minimo comune denominatore l’arte nella sua accezione più alta e “spirituale”: l’arte come elemento che unisce i popoli valorizzandone le diversità abbattendo le barriere poste in essere dal pregiudizio, dalla “paura del diverso” e dalla non-conoscenza delle culture mediterranee.

Chiara Donà dalle Rose in conferenza stampa

«L’acronimo BIAS – ha spiegato Chiara Donà dalle Rose, Presidente WISH – ha, in realtà, un mondo dietro di sé se lo si osserva oltre il limiti del tratto (grafico) e, questo logo, lo rappresenta in maniera molto forte. Oltre a significare “Pregiudizio”, in inglese (si scrive BIAS, ma si pronuncia “the bais”), la “B” rappresenta un ponte tra Palermo e tutto il mondo poiché Palermo è al centro del Mediterraneo e, come mi piace immaginarla, è il centro di un grande occhio».

Logo Bias
Logo BIAS

«La “I” e la “A” rappresentano un compasso che preannuncia una circolarità – prosegue e conclude la presidentessa – mentre “S” è un mezzo simbolo dell’infinito; le linee sono rette proprio a sottolineare che l’arte prevede la totale assenza di pregiudizi nei confronti di qualsiasi cultura».

 

 

Per il programma completo, la storia, la mission e tutti i dettagli del progetto, è possibile collegarsi al sito bias.institute.

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