martedì, 19 Marzo 2024
spot_img
HomeevidenzaLa Borsa del Turismo Extralberghiero: operatori che si incontrano per potenziare la...

La Borsa del Turismo Extralberghiero: operatori che si incontrano per potenziare la crescita della Sicilia

Oltre cento gestori di strutture e una ventina di buyer internazionali parteciperanno, il prossimo 3 dicembre, alla terza edizione della BTE che si terrà a Monreale. L’iniziativa è stata presentata oggi a Palermo insieme al Rapporto OTIE

All’interno del vasto mondo del turismo c’è un settore che di anno in anno si presenta in forte crescita e si amplia anche per la varietà di servizi offerti: parliamo del cosiddetto turismo extralberghiero che ingloba tutte quelle forme ricettive che non sono alberghiere. Non solo B&B e case vacanze fanno parte di questa categoria, che è molto più ampia di quanto immaginiamo, in essa infatti vi rientrano campeggi, rifugi, agriturismi, e via dicendo, fino alle più recenti novità, come ad esempio le case sugli alberi.

BTE

Per studiare nel dettaglio questo fenomeno, e di conseguenza una Sicilia turistica che cresce e può potenziare la sua economia attraverso servizi innovativi, e sempre più richiesti dai viaggiatori, nasce la BTE, ovvero la prima Borsa sul Turismo Extralberghiero, ideata da Confesercenti Sicilia e quest’anno organizzata insieme all’Assessorato Regionale al Turismo.

La BTE, giunta alla sua terza edizione, si svolgerà lunedì 3 dicembre, dalle 10 alle 19, al Complesso Monumentale Guglielmo II di Monreale, nel cuore dell’Itinerario arabo normanno, patrimonio dell’Unesco. L’iniziativa è volta a fare incontrare i gestori delle strutture extralberghiere siciliane con buyer nazionali ed internazionali che giungeranno dalla Russia, Francia, Germania, Inghilterra, Polonia, Danimarca, Lituania, Belgio, Repubblica Ceca e Olanda. Nei giorni che seguiranno il 3 dicembre, i buyer parteciperanno ad un educational tour che li porterà alla scoperta dei tesori delle province di Palermo, Trapani e Agrigento.

La conferenza di Presentazione BTE e Rapporto OTIE

La terza edizione della BTE, insieme al Rapporto OTIE (Osservatorio sul Turismo per l’Economia delle Isole), è stata presentata stamani a Palermo, all’Assessorato regionale al Turismo, ed ha visto la partecipazione di: Vittorio Messina, presidente nazionale Assoturismo; Giovanni Ruggieri, presidente dell’OTIE; Sandro Pappalardo, assessore regionale al Turismo; Salvatore Cordaro, assessore regionale al Territorio; Aurelio Angelini, direttore della Fondazione Patrimonio Unesco Sicilia; Antonio Barone, direttore della Rotta dei Fenici; Michela Bagatella, caporedattrice di PleinAir.

L’Assessore Pappalardo

«La Regione Siciliana sta riconquistando credibilità nazionale ed internazionale – ha dichiarato l’assessore regionale al Turismo, Sandro Pappalardo – grazie alla visibilità che stiamo acquisendo all’interno delle varie Borse, o Fiere internazionali dove partecipiamo. Oggi siamo qui per la Borsa sull’extralberghiero che anche nella nostra Regione è in continua crescita, nonchè una realtà da attenzionare positivamente. Sono tanti i paesi esteri che si interessano al nostro territorio, compresi gli investitori privati, ma anche compagnie aeree interessate ad investire in Sicilia, a tal proposito puntiamo molto su Comiso e Trapani, poichè il turismo in quelle zone, senza un’idonea copertura di flotte aeree, non avverrebbe in maniera proficua».

«Oltre che tutelare il territorio, oggi passiamo alla fase 2, che è quella della valorizzazione e promozione di esperienze importanti come la BTE – ha affermato l’assessore al Territorio e Ambiente, Salvatore Cordaro – abbiamo fatto una convenzione per i 5 parchi regionali con Confesercenti e, attraverso un’app, si potrà entrare in questi siti e seguire degli itinerari privilegiati. Ma vogliamo anche immaginare un turismo ricettivo ed un’interazione tra beni culturali, turismo, e ambiente, favorendo quella ricettività che non sia dedicata necessariamente solo agli alberghi, ma anche a modalità diverse che possano creare più aggregazione».

«Il turismo extralberghiero oramai è una certezza per la Sicilia, avendo raggiunto un segmento importante – ha precisato Vittorio Messina, presidente di Assoturismo nazionale e di Confesercenti Sicilia – e che fa vivere al turista quell’esperienza importante e costruttiva; ed oggi con la BTE puntiamo a far sottolineare l’importanza di questo comparto. Per incentivare l’importanza di questo settore, chiediamo certamente un appoggio politico che ultimamente ha lanciato segnali positivi e costruttivi, ma anche la formazione per i nostri imprenditori, ed ancora una qualificazione di questa offerta turistica spesso lasciata all’improvvisazione. Per quanto concerne i numeri, se mettiamo a confronto quelli dei visitatori, che arrivano in Sicilia, con quello dei posti letto, in generale, ci accorgiamo come una parte di questi turisti “sfugge”, col rischio che potrebbero dormire in strutture non legali. E le potenzialità, ancor più dei numeri, sono importanti. Occorre quindi lavorare su formazione, informazione, e qualificazione delle strutture, sottolineando cosa potrebbero creare eventuali danni d’immagine da distorsioni del sistema di ospitalità».

BTE

Sono circa 5 mila le aziende che in Sicilia operano nell’extralberghiero, e cresce sempre più la domanda di turismo alternativo a quello alberghiero, sia esso culturale, esperienziale, naturalistico, o en plein air, in cui il viaggiatore sceglie una formula che proponga un contatto con il territorio ancora più stretto. Per capire meglio l’andamento di questo sistema turistico, entra in gioco lo studio elaborato dall’Osservatorio turistico sull’Economia delle Isole (OTIE) che confronta l’andamento delle Isole dell’area Euro-Mediterranea, soffermandosi sui punti di forza e di debolezza della Sicilia.

Il focus di ricerca dell’OTIE, ha preso in esame gli arrivi nel periodo 2012/2017, registrando per il turismo extralberghiero un trend in crescita, di cui, nel biennio 2016/2017 ha rappresentato il 21% degli arrivi, considerando che la ricettività extralberghiera, in Sicilia, vale oggi 120 milioni di euro (stima OTIE sul 2017), registrando il 2% in termini di presenze sul sistema di accoglienza extralberghiero nazionale.

«Questo è un “focus” di approfondimento che analizza come si presenta l’extralberghiero nelle Isole, che abbiamo suddiviso in grandi, medie e piccole – ha spiegato Giovanni Ruggieri, presidente dell’OTIE –. La Sicilia è seconda come numero di strutture, anche se di piccole e medie dimensioni, come è anche il caso della Sardegna. Per quanto concerne il numero di notti vendute, sono le Baleari e le Canarie ad avere la meglio, mentre la Corsica è l’isola che si è maggiormente specializzata nell’extralberghiero. Sui tempi di permanenza – prosegue Ruggieri – il settore solitamente si riferisce a periodi lunghi, ma in Sicilia si registra una permanenza media, probabilmente perchè poi si continua a girare su altri posti. Le strutture in questione, in genere, si trovano sulle coste: ciò potrebbe essere considerato un limite per le Isole, a danno delle zone interne, anch’esse belle e da scoprire».

«L’Isola sta imparando finalmente a fare sistema – ha aggiunto Aurelio Angelini, direttore Fondazione Unesco Sicilia -. E’ indubbio che il riconoscimento Unesco fa da spinta e propulsore al turismo anche di coppie, piccoli gruppi, giovani che quasi sempre scelgono sistemazioni extralberghiere. Lavorare insieme, proporre percorsi alternativi, scoprire aree vicine o legate ai tour ufficiali, è di certo auspicabile per tutti, pubblico e privato».

«Da anni con Confesercenti abbiamo avviato un percorso che coinvolge sia chi va alla ricerca di un turismo culturale, sia di chi sceglie quello naturale, e nel turismo extralberghiero si sono sviluppati progetti pilota come quelli che riguardano, ad esempio, i parchi naturali – ha commentato Antonio Barone, direttore de La Rotta dei Fenici, itinerario culturale del Consiglio d’Europa – ed oggi, la Rotta dei Fenici è al centro di un interesse internazionale, ricevendo anche un Premio sugli itinerari subacquei».

Media partner della BTE, anche quest’anno, si conferma il mensile PleinAir, dal 1971 la rivista di riferimento per la vacanza all’aria aperta. «La Sicilia – ha detto il caporedattore Michela Bagatella – è una regione che offre opportunità innumerevoli e di altissimo livello per il nostro target di turisti, un segmento peraltro in costante crescita a livello nazionale ed europeo. È per questo che abbiamo deciso di investire in questo progetto promuovendo la Borsa, ma soprattutto quest’Isola e il suo inestimabile patrimonio d’arte e natura, come meta da scoprire per i nostri lettori. Pertanto, è importante che il turismo sia spalmato in tutte le stagioni».

Soffermandoci sul turismo en plein air, secondo lo studio OTIE, il modello è la Corsica: qui si concentra il 46,3% dei posti letto complessivamente esistenti nei contesti analizzati, ed è stato inoltre portato avanti un lavoro di valorizzazione delle aree interne. La Sicilia non è da meno per ricchezza e bellezza del suo entroterra e, nonostante la domanda di turismo en plein air sia in aumento, non trova ancora riscontro con strutture adatte per queste aree. L’augurio è quello che l’extralberghiero, ben gestito nelle zone interne della nostra Regione, possa diventare un grande volano di crescita su più fronti.

 

 

CORRELATI

Ultimi inseriti