venerdì, 19 Aprile 2024
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”In stato di grazia”: successo al Teatro Biondo per lo spettacolo della Compagnia Oltremura

Oltre cinque minuti di applausi, tante emozioni e commozione hanno caratterizzato una serata all’insegna della solidarietà e della riflessione che ha visto debuttare al Teatro Biondo la Compagnia “Oltremura” del carcere Pagliarelli di Palermo con lo spettacolo “In stato di grazia” alla presenza, tra gli altri, del sindaco e sostenitore della Compagnia, Leoluca Orlando.

La pièce, liberamente ispirata dal romanzo di Dacia Maraini “La lunga vita di Marianna Ucrìa, è stata diretta dalla regista pugliese Claudia Calcagnile e ha coinvolto 20 detenute della casa circondariale palermitana che, in veste di attrici, hanno dimostrato non solo un notevole talento, ma anche una capacità espressiva tipica degli attori professionisti.

Un ritmo ora incalzante, ora onirico e suggestivo, ha contraddistinto il susseguirsi dei momenti scenici che, ricordando vagamente il teatro dell’assurdo di Beckett e Ionesco per l’incessante e nevrotico ripetersi di frasi (“Io appartengo all’essere e non lo so dire“, “Moderate i vostri pensieri“), hanno coinvolto il pubblico trascinandolo, per un attimo, in quella “realtà altra” per comprenderla, per viverla.

Un dialogo cuore a cuore per uscire dal silenzio, per trovare una via d’uscita, almeno per un poco, per trovare una risposta alle continue domande che la mente di una donna si pone: «Il volto è un contenitore o bisogna mettere un contenitore al volto?».

Proprio come Marianna Ucrìa, giovane protagonista del romanzo di Dacia Maraini, sordomuta dalla nascita ma dal temperamento forte e determinato, le attrici hanno saputo comunicare le proprie emozioni, tormenti e sensazioni profonde attraverso i movimenti del corpo, le espressioni del volto e la dolcezza delle lacrime di una di loro per aver dimenticato l’ultima battuta.

E poi lei, la vedova dal cappello a dir poco appariscente e dall’accento palermitano marcato, figura pirandelliana di comicità e satira sociale, ha scardinato ogni regola, fatto sorridere il pubblico e portato alla luce quella realtà e quella cultura siciliane in cui ci riconosciamo, ma che spesso dimentichiamo.

Un tripudio di colori, femminilità, arte ed emozioni che hanno entusiasmato tutti i presenti e li hanno accompagnati alla conclusione dello spettacolo salutandoli con un sentito «Forza Palermo!».

 

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