Palermo 25.10.2016 – Uno spettacolo dal titolo “Sciopero contro la Ztl”, in scena questa mattina in Piazza Pretoria davanti Palazzo delle Aquile. Protagonisti: i commercianti e gli artigiani di Palermo, dopo un corteo partito da piazza Croci.
Per i personaggi principali un unico nemico da sconfiggere: il sindaco Leoluca Orlando e lo “schifoso” (così l’hanno definito) provvedimento della ZTL. Le zone a traffico limitato, infatti, entrate in vigore da circa due settimane hanno immediatamente fatto scattare l’ira e l’aggressività di molti cittadini. Sono soprattutto i negozianti di via a Roma a fare sentire in piazza la propria voce: “Questo è pizzo mafioso. Il verbale non te lo pago”.
Sullo sfondo, un’ambientazione singolare ed alquanto colorita: il Comune di Palermo quasi una roccaforte ben protetta con tanto di forze dell’ordine schierate davanti il portone. Colonna sonora: fischi, insulti, slogan che rievocano la tifoseria di uno stadio ed esclamazioni di malcontento, pronte ad esplodere in azioni litigiose. Non manca l’accompagnamento delle percussioni: un’audace signora, tenendo tra le mani il coperchio di una pentola, è pronta ad incrementare il clima di protesta. C’è poi chi, riuscendo a sgattaiolare tra le file disposte delle Forze dell’Ordine, comincia con enfasi a sbattere i pugni sulla porta. “Scendi giù. Vieni fuori!” – grida con impetuosità la folla radunata di uomini e di donne. Dal Comune, intanto, non arriva alcune segnale: il palazzo appare avvolto dall’incantesimo del silenzio.
“Ztl: tassa occulta” è quanto si legge nei cartelli affissi nelle vetrine di alcuni negozi del centro storico. All’indicazione “occulta”, oggi, parte della città ha risposto con una manifestazione chiara ed esplicita lanciando, come messaggio, il rifiuto delle zone a traffico limitato. Uno spettacolo, quello di stamattina, che ancora non pare essersi concluso e per il quale i biglietti sembrerebbero proprio i pass Ztl, di cui diversi cittadini si sono sentiti costretti ad acquistare. Dunque sul palco della città una “rappresentazione drammatica”, di cui potrebbe prossimamente essere richiesto il bis.
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