giovedì, 25 Aprile 2024
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Gli Inglesi a Palermo: gli appuntamenti di oggi e domani a Villa Malfitano

In programma mostre, convegni e concerti dal 17 novembre al 15 dicembre. Domani appuntamento con “Marsala First Attempt – Pagine di vita siciliana” della compagnia Tango Disìu

Una famiglia dalla storia affascinante – i Whitaker- e un’epoca – tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento – in cui gli Inglesi a Palermo erano una colonia nutrita e la città “Felicissima”. Un progetto ricostruisce adesso quegli anni con mostre, convegni e concerti che andranno avanti da oggi, 17 novembre, fino al 15 dicembre.

Un calendario frutto dell’intesa tra la Regione, l’Assessorato al Turismo, il Comune e Fondazione Sant’Elia, inserito e finanziato nel cartellone di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018. Cuore del progetto, l’eredità della famiglia Whitaker e la loro più amata residenza: villa Malfitano.

Si inizia oggi alle 17,30 con la mostra “Le signore inglesi a Palermo e la moda di fine 800” che racconterà l’eleganza nei salotti borghesi dell’epoca e il lavoro delle sartine, molto spesso impegnate a riprodurre i modelli che le nobildonne acquistavano negli atelier di Parigi e Londra. A seguire, il concertoPalermo Classical Opera Duo”, arie d’opera per soprano e pianoforte.

 

Un altro concerto è invece in programma domenica 18 novembre, alle ore 18 dal tema “Marsala First Attempt – Pagine di vita siciliana”, a cura della compagnia Tango Disìu. Un concerto narrato da Francesco Maria Martorana e dalla Compagnia Tango Disìu-Le musiche dei porti, con Mariano Lanza (testi e narrazione); Damiano Calabrese (testi e narrazione); Gaetano Motisi (sassofoni); Claudio Iandolino (basso) e Francesco Maria Martorana (chitarre e narrazione). Lo spettacolo si propone come un viaggio fra spazi e tempi carichi di emozioni a tinte forti, sull’onda di suoni legnosi protagonisti di un mondo in cambiamento che vide nuovamente protagonista del mondo la nostra Isola. Un viaggio sulle vie d’acqua del mondo.
Una dominazione, quella inglese, che nel passato stravolse usi e costumi siciliani, in cui le grandi famiglie inglesi si insidiarono insieme alle loro attività; il vino siciliano fu il motivo primo di questa ricerca di una nuova terra dell’oro che poi si rivelò, invece, un’antica arcadia.
Questo concerto raccontato mette al centro della narrazione le intrecciate vicende del mercante inglese John Woodhouse, grande conoscitore dei vini liquorosi spagnoli e portoghesi, di Ben Ingham, che diede origine alla dinastia dei Whitaker, e di tanti aspetti del costume siciliano che, ad opera della loro presenza e dei loro vini, venne completamente stravolto verso un nuovo corso.
Lo sfondo della narrazione si basa su quanto documentato dalle esplorazioni dell’ammiraglio inglese William Henry Smyth, cartografo raffinatissimo di cui si potranno ammirare le originali tavole raffiguranti coste e porti siciliani.
I testi narrati saranno stralci di documenti antichi, testimonianze, punti di vista, pagine di diario. Tutti i fatti narrati, inoltre, avvennero via mare.

 

Il programma prevede anche un’altra mostra di grande interesse che sarà inaugurata il 20 novembre alle 17,30: “Tina Whitaker, la musica e ritagli di vita dei primi del ‘900”. Un allestimento che ricostruisce la figura di questa donna colta attingendo ai suoi diari. Concertista, Tina, decise di rinunciare alla carriera per stare accanto al marito Joseph junior Whitaker e alle sue tante passioni: dall’archeologia (fu lui ad avviare gli scavi dell’insediamento punico nell’isola di Mozia, che aveva acquistato) all’ornitologia, alla botanica di cui il parco di Villa Malfitano resta una preziosa testimonianza.

Ulteriori concerti sono previsti il 30 novembre (“Da Mozart a Debussy” della pianista Giuliana Arcidiacono) e l’1 dicembre (“Intimamente” della pianista Chiara Volpes) per chiudere il 2 dicembre.

Il 14 e il 15 dicembre, invece, è in programma un convegno internazionale di studi diviso in due sessioni attorno ai temi: “Il decennio inglese in Sicilia 1806-1815. Bilancio storiografico e prospettive di ricerca” e “Il Costituzionalismo inglese in Sicilia e il contesto europeo”.

 

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