venerdì, 19 Aprile 2024
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Forte scossa di terremoto nel catanese. Alcuni crolli e tanta paura

Sui social corre anche il ricordo del tragico sisma del 1169

La scorsa notte, alle 2:34, una forte scossa di terremoto di magnitudo 4.6 che ha avuto come epicentro il paese di Santa Maria di Licodia, con ipocentro localizzato a 9 km di profondità, ha impaurito e costretto la gente, dei paesi alle pendici dell’Etna, a scendere in strada e restare in auto fino a giorno.

La scossa ha provocato il crollo di cornicioni, nella chiesa di Santa Maria di Licodia e a Palazzo Ardizzone, ex sede del municipio, e di antiche case rurali ma non, secondo i primi accertamenti dei vigili del fuoco, danni strutturali. Adrano e Biancavilla i paesi maggiormente interessati, dove si registrano dei crolli di cornicioni. La Protezione civile locale ha provveduto a transennare alcune zone.

Il sisma è stato avvertito a Catania e in tutta la provincia, otre che a Siracusa, Enna e Messina. Alcune persone sono rimaste ferite in modo non grave e sono state portate nell’ospedale di Biancavilla, altre sono state ricoverate in stato di choc.

Lo sciame sismico ha visto registrarsi una unica inportante scossa di replica, alle 2:59 con magnitudo 2,5 e con lo stesso epicentro, a meno di due chilometri dal paese di Santa Maria di Licodia.

Tanti sono i post sui social di persone che hanno avuto paura e molti rievocano la storia del lontano 4 febbraio 1169, quando Catania e l’intera costa della Sicilia orientale e la Calabria meridionale furono travolte da una scossa che raggiunse il X grado della scala Mercalli – 6.6 di quella Richter – con epicentro individuato nel mare Ionio lungo la costa tra Catania e Siracusa.

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