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Dieci opere, tre balletti e 12 concerti nella stagione 2018 del Teatro Massimo

. Il ritorno di Zubin Mehta, dopo il trionfale concerto dell’estate scorsa a Taormina, un concerto per smartphone e orchestra, il forte impegno del direttore musicale Gabriele Ferro sul podio, la presenza di grandi bacchette come Fabio Biondi, Asher Fisch, Michele Mariotti, Wayne Marshall, George Pehlivanian, Wayne Marshall. E il ritorno di musicisti amatissimi come Giovanni Sollima e Fabrizio Bosso. Il Teatro Massimo presenta la sua stagione di concerti 2018. Dodici appuntamenti da non perdere. “Uno dei segni distintivi di questa stagione – dice il sovrintendente Francesco Giambrone – è quello della qualità dei direttori. Abbiamo stretto e consolidato rapporti con grandi nomi che diventeranno presenze ricorrenti nel nostro teatro”.

La stagione si apre l’8 febbraio con uno i Poemi dell’estasi: la Lyrische Symphonie di Alexander Zemlinsky, su testi del poeta indiano Rabindranath Tagore, e il Le poème de l’extase, in origine pensato come quarta sinfonia, di Aleksandr Skrjabin, straordinarie pagine di musica pochissimo eseguite. A dirigere l’Orchestra del Teatro Massimo sarà il direttore musicale Gabriele Ferro, con la partecipazione del baritono Albert Dohmen, che torna a Palermo in quest’occasione.

Un pezzo di rarissima esecuzione, la Lyrische Symphonie – dice il direttore musicale del Teatro, Gabriele Ferro – l’ho inciso con l’orchestra della Bbc a Londra negli anni Settanta. Visto che il tema è l’amore, è unito al Poema dell’estasi”.

Secondo appuntamento interamente dedicato a Pëtr Il’ic Čajkovskij l’11 febbraio, con un programma diretto da George Pehlivanian che comprende l’Ouverture 1812, che con i colpi di cannone riproduce la vittoria delle truppe russe contro la grande armata napoleonica, l’ouverture fantastica Romeo e Giulietta e in conclusione la Quinta Sinfonia.

Wayne Marshall, nella doppia veste di direttore e pianista, è il protagonista del concerto del 3 marzo Gershwin/Ellington che comprende brani di Duke Ellington (tra i quali la Nutcracker Suite, omaggio allo Schiaccianoci di Čajkovskij, il che crea un legame con il concerto precedente) e di George Gershwin (il Concerto in Fa e Un americano a Parigi).

Il 7 marzo atteso appuntamento con Zubin Mehta per la Messa da Requiem di Verdi. Il grande maestro, che torna a dirigere Orchestra e Coro del Teatro Massimo dopo il grande successo della Nona Sinfonia di Beethoven a Taormina quest’estate, avrà al proprio fianco come solisti voci stellari: il soprano Maria Agresta, il mezzosoprano Marianna Pizzolato, il tenore Giorgio Berrugi e il basso Oleg Tsybulko.

Il 14 maggio viene riproposto Il Diluvio universale di Michelangelo Falvetti, compositore calabrese attivo a Palermo e Messina alla fine del Seicento. L’oratorio sarà diretto da Ignazio Maria Schifani, con la partecipazione dei Fratelli Mancuso, del Coro di voci bianche del Teatro Massimo diretto da Salvatore Punturo e dell’Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori.

Il 21 maggio per il concerto Swing sul palcoscenico del Teatro Massimo salirà l’Orchestra Jazz Siciliana del Brass Group con la direzione di Domenico Riina e Fabrizio Bosso solista alla tromba, un appuntamento che conferma la politica di collaborazione del Teatro Massimo con le altre realtà musicali della città.

Il 30 maggio Orchestra e Coro del Teatro Massimo saranno nuovamente diretti dal direttore musicale Gabriele Ferro in un programma che accosta la Musica funebre massonica K 477 e le musiche di scena per il dramma Thamos, König in Ägypten (Thamos, re d’Egitto) di Mozart a L’arrivo dell’unicorno per arpa e 24 strumenti op. 59 di Francesco Pennisi, compositore siciliano che è stato tra i grandi protagonisti del secondo Novecento musicale italiano.

Angeli ed eroi il 14 settembre sotto la direzione di Asher Fisch, per un programma che si apre con l’Ouverture Egmont di Beethoven e si conclude con il poema sinfonico Ein Heldenleben (una vita d’eroe) di Richard Strauss. Il Concerto per violino e orchestra Alla memoria di un angelo, composto da Alban Berg in memoria della diciottenne Manon Gropius, figlia di Alma Mahler, vedrà come solista il violinista Kolja Blacher.

Il 28 settembre torna a Palermo il direttore e violinista Fabio Biondi: alla testa dell’Orchestra e del Coro del Teatro Massimo e con il soprano Desirée Rancatore, il mezzosoprano Giuseppina Bridelli, il tenore Jeremy Ovenden e il basso Ugo Guagliardo (siciliani), dirigerà la Messa in do minore di Wolfgang Amadeus Mozart.

Il 31 ottobre Mahler Quinta, altro atteso appuntamento con Michele Mariotti, affermatissimo nonostante la giovane età, che sarà alla testa dell’Orchestra del Teatro Massimo nella Quinta Sinfonia di Gustav Mahler.

Un concerto d’eccezione il 24 novembre quando il compositore e direttore Tan Dun sarà ospite per la prima volta a Palermo. In apertura di programma Passacaglia: Secret of Wind and Birds concerto per smartphone e orchestra, che vedrà la partecipazione anche della Massimo Kids Orchestra, l’orchestra di giovanissimi costituita quest’anno dal Teatro Massimo. Un concerto interattivo, con triangolazione tra video, violoncello e orchestra.

A seguire Terra e aria con variazioni di Giovanni Sollima, il compositore e violoncellista palermitano che sarà il solista anche del brano che conclude il programma, The Map, concerto per violoncello, video e orchestra di Tan Dun.

Per il concerto conclusivo, Brahms/Clementi il 2 dicembre, il direttore musicale Gabriele Ferro torna a dirigere Orchestra e Coro del Teatro Massimo con un programma che accosta a due grandi pagine di Johannes Brahms (la Rapsodia per contralto, coro maschile e orchestra op. 53, solista Marianna Pizzolato, e la Seconda Sinfonia) la Rapsodia di Aldo Clementi.

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