giovedì, 18 Aprile 2024
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Conclusa la rassegna teatrale “Formateatro”, dieci giorni di arte e spettacolo aperti alla città

Un successo di pubblico per la rassegna che ha coinvolto diversi teatri palermitani

L’arte, in tutte le sue forme, è andata incontro alla cittadinanza. Era questo l’obiettivo di Formateatro, voluto da Federteatri e patrocinato dal Comune di Palermo, che è riuscito a coinvolgere grande pubblico a tutti gli eventi organizzati nei numerosi teatri palermitani che hanno aderito al progetto.

Obiettivo più che raggiunto. Perché per dieci giorni, dal 20 al 30 novembre, tanti cittadini hanno vissuto e molti conosciuto per la prima volta il teatro. Tanti appassionati infatti hanno partecipato ai workshop e agli spettacoli di Formateatro ma anche tanti neofiti si sono avvicinati al mondo del teatro. Perché tutti gli spettacoli, quelli per adulti, per bambini, mattutini, pomeridiani e serali, tutti, sono stati aperti al pubblico con ingresso gratuito.

Così è stato in tutti i teatri che hanno aderito a Formateatro: Savio, Cantunera, Carlo Magno, Jolly, Al Massimo, Crystal, Lux, Lelio, Agricantus, Colosseum, Orione, Santa Cecilia, Ridotto dello Spasimo e anche all’istituto penitenziario Malaspina e all’Istituto dei ciechi Florio-Salamone dove artisti speciali hanno potuto mostrare al pubblico le loro capacità e i loro talenti. Un impegno non indifferente per Federteatri che ha coordinato tutti i teatri e messo su un ricco calendario di eventi e spettacoli. Un impegno che si traduce in numeri: dieci giorni, 12 workshop e 22 spettacoli. Tutti gratuiti.

Nelle ore mattutine e pomeridiane gli amanti del teatro e coloro che operano nel settore, hanno avuto modo di confrontarsi con i grandi maestri, ciascuno con la propria specialità ed è così che la formazione sul teatro comico è stata curata da Gianni Nanfa, il teatro popolare da Rosa Cappello, quello dei pupi da Enzo Mancuso, la storia del Jazz da Ignazio Garcia, il teatro contemporaneo da Giovanni Pontillo, le coreografie nel teatro da Marcello Carini, il teatro di Verga e Pirandello da Mario Pupella, il teatro pedagogico e terapeutico da Maria Moceo. In virtù del gemellaggio tra Malta e Palermo, anche artisti maltesi si sono esibiti all’interno di “Formateatro” dando vita ad un vero e intenso scambio culturale.

All’interno della rassegna grande successo ha riscosso il Festival del Teatro Amatoriale che, organizzato dalla Fita, in questa prima edizione, ha dato modo a diverse compagnie amatoriali siciliane di esibirsi sui palcoscenici dei teatri e farsi conoscere dal pubblico. Ed è così che in quattro serate si sono alternati attori e attrici, appassionati di teatro. Sono stati giudicati da una giuria e giorno 29 novembre, alla presenza di un testimonial d’eccezione, grande nome nel mondo della recitazione, il maestro Enzo Garinei, al momento in tour con “Aggiungi un posto a tavola”, sono stati premiati.

A vincere il Festival Teatro Amatoriale “Città di Palermo” è stata l’Accademia dei Guitti. Giuseppe Celesia della compagnia teatrale “Teatro e vita” ha vinto il premio miglior attore protagonista. Alessandra Falci dell’Accademia dei Guitti miglior attrice protagonista. Giuseppe Oriti e Claudia Antonella Laisa della compagnia dei Nomadi migliori attori non protagonista. Sabrina La Ferrara ha vinto il premio miglior regia.

“L’apertura di Federteatri al teatro amatoriale è stato molto importante per noi e per tutte le compagnie teatrali che, confrontandosi con altre realtà, possono crescere e avvicinarsi sempre più ai grandi teatri – ha dichiarato Antonella Messina presidente regionale Fita – . Le stesse compagnie che hanno partecipato al Festival hanno dimostrato di saper fare buon teatro e avere tutte le carte in regola per diventare grandi professionisti”.

Soddisfatto dell’intera rassegna, anche il presidente di Federteatri Francesco Giacalone. “Opportunità come queste devono essere ripetute – sottolinea Giacalone – perché si dà la possibilità ai cittadini di partecipare così alla vita culturale della città. Era nostra volontà dare a tutti la possibilità di accedere a quelle emozioni che solo l’arte e la cultura sono in grado di offrire e crediamo di esserci riusciti. Riteniamo importante investire nella divulgazione, nella cultura, nella conoscenza e nelle idee”.

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