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Automobilismo: alla 59^ Monte Erice entusiamo per Domenico Scola, Domenico Cubeda e Omar Magliona.

Trapani 18.09.2017 – Domenico Scola, grazie anche alla vittoria conseguita ieri, nella 59^ edizione della Monte Erice, è matematicamente Campione Italiano Velocità Montagna assoluto. Il giovane cosentino della Jonia Corse, vincitore del gruppo E2SS, sulla Osella FA 30 Zytek, prototipo magistralmente preparato dalla Paco 74 ed equipaggiata con gomme Avon, ha realizzato il record in 2’52”583 in gara 1 ed ha vinto entrambe le gare della competizione organizzata dall’Automobile Club Trapani, decimo round di Campionato Italiano Velocità Montagna e primo delle fasi finali a coefficiente di moltiplicazione del punteggio aumentato a 1,5.

Ottima anche la prestazione del catanese Domenico Cubeda, il quale, al volante dell’Osella FA 30 Zytek, ha centrato il secondo posto, nonostante fosse per lui la prima volta tra i tornanti dei 5,730 Km del tracciato ericino. Terzo il sardo della CST Sport Omar Magliona che con questo piazzamento conquista il titolo di Campione Italiano Velocità Montagna gruppo E2SC, grazie ad un terzo ed un secondo posto in gara, e questo nonostante al sabato, nel corso della prima manche di prova, avesse avuto un leggero incidente che lo ha costretto a fermarsi ed a non poter effettuare la seconda salita, per il sassarese si tratta del settimo scudetto dopo i sei titoli di gruppo CN.

Campione Italiano di Gruppo GT è per il secondo anno consecutivo il foggiano della AB Motorsport Lucio Peruggini che ha vinto entrambe le gare sulla Ferrari 458 GT preparata dall’AF Corse, realizzando un eccellente 3’17”599 in gara 1. Il campione ha completando l’en plein di sette vittorie su sette gare disputate nel campionato 2017. Ottima la prova di Marco Sbrollini che centra la vittoria nel Campionato Italiano Velocità Montagna del Gruppo E1, il pesarese portacolori Speed Motor sulla estrema Lancia Delta EVO ha concretizzato il risultato con due squillanti vittorie ad Erice, da dove pilota e vettura mancavano dal 2011.

Francesco Savoia è Campione Italiano RS Plus, il pugliese di Fasano al volante della MINI curata dalla DP Racing, con due successi in gara ha iscritto il primo nome nell’albo d’Oro del neo istituito titolo tricolore, malgrado qualche brivido in gara per delle noie ai freni. Nello stesso gruppo Rachele Somaschini ha alzato la Coppa Dame completata con un ottimo 2° posto di gruppo per l’infaticabile testimonial della Fondazione per la ricerca sulla fibrosi cistica. “Un grande risultato frutto di grande volontà e di un perfetto lavoro di squadra – ha dichiarato Domenico Scola dopo aver tagliato il traguardo – nelle prove abbiamo individuato la scelta definitiva della mescola di gomme da usare in gara ed i nostri tecnici hanno ottimizzato l’assetto. Il lavoro notturno all’elettronica ha pagato e così è finalmente il titolo è arrivato”.

Domenico Cubeda ha invece detto “Continua la progressione dell’intesa con la vettura e i risultati ci danno ragione, raccogliamo dati e cerchiamo di tradurli in regolazioni. Da parte mia cerco di essere quanto più rapido in questo apprendimento, probabilmente oggi la temperatura non ha favorito il lavoro delle gomme”.

Il simpatico e sempre sorridente Omar Magliona ha invece detto “Quando ho visto il tempo della gara 1 ho capito quanto mi fosse mancata la prima salita di prove, il team mi ha messo a disposizione una biposto perfetta con cui abbiamo potuto concretizzare il settimo titolo italiano. Un risultato di cui siamo fieri ed orgogliosi nella consapevolezza che talvolta un po’ di fortuna in più ci avrebbe aiutato anche nella corsa al titolo assoluto”.

Ottimi anche il giovane Francesco Conticelli sulla Osella PA 2000 Honda, quarto assoluto. Quinta piazza il catanese Luca Caruso che sulla Radical Pro Sport ha vinto la classe 1600 E2SC. Sesta piazza per Ivan Pezzolla, un risultato che consente al pilota pugliese l’apprendistato e lo sviluppo della Osella PA 21 Jrb BMW.

Ha lasciato col fiato sospeso il duello di gruppo CN tra le Osella PA 21 EVO Honda, ha vinto Luca Ligato ed il potentino Achille Lombardi che ha avuto la meglio sul calabrese per soli 772 millesimi di secondo, tempo al quale, in gara 2, il reggino ha risposto con un secco 3’05”877 ed un vantaggio decisivo di quasi 4 secondi. Terzo sul podio il convincente giovane nisseno Salvatore Miccichè su Osella PA 21 EVO Honda. I due si sono classificati 7° e 8° nell’assoluta.

Top ten completata da Tommaso Carbone su Osella PA 2000 Honda, seguito dall’esperto alcamese Dino Blunda (ritratto nella foto di Claudia Scavone), portacolori della AC Festina lente di Monreale, che ha inoltre centrato la vittoria in classe 1600 E2SS, con una guida decisa e redditizia della monoposto Spead RM 08 motorizzata Suzuki. Peccato per l’altro portacolori del sodalizio monrealese, il veterano Rocco Aiuto, il quale, nella prima manche di gara, dopo gli ottimi tempi ottenuti al sabato, era nelle prime posizioni ma un testacoda lo ha costretto a fermarsi. Nella seconda manche, il bravo ed esperto pilota trapanese, osannato lungo il percorso dai suoi concittadini, ha spiccato l’ottavo tempo assoluto, utile per confermare le sue ancora integre doti di velocista ma non bastevoli alla classifica finale che viene stilata sulla somma del tempi ottenuti nella due manches di gara.

Per quanto riguarda le vetture storiche, ottima la prestazione del marinese Ciro Barbaccia (ASPAS) che al volante della Paganucci BMW ha staccato il miglior tempo, seguito dalla Porsche 911 SC di Domenico Guagliardo (Island Motorsport) e dall’altra Porsche 911 SC di Claudio La Franca (ASPAS), quarto posto per la Osella PA 8 di Francesco Corallo (Catania Corse), seguito dalla Osella PA 6/90 di Andrea Barbaccia (ASPAS), da Luigi Grimaldi (drepanum Corse) con la Fiat 128 Baistrocchi e dalla Porsche 911 SC del rientrante Giovanni Filippone, ottavo posto per la Lucchini SN 3000 di Manlio Munafò (ASPAS), ottimo nono posto per Sandro Filippone e la sua Porsche 911 S di 2000cc e decimo posto per la Fiat X1/9 di Gennaro Ventriglia (Scuderia Vesuvio).

Sfortunato l’ultrasettantenne Pietro Amorello (Festina lente) che ha bruciato la guarnizione della testata della sua Fiat 600. Da segnalare la prova di Francesco Fontana (Festina lente) con la Morris Cooper S e di Giuseppe Savoca (AC Festina lente) con la poderosa BMW 635 CSI. Grande festa e commozione alla premiazione, svoltasi alla presenza di Daniela Toscano, Sindaco di Erice, con la promessa, da parte di tutti i Membri dell’ACI Trapani, per i quali ha fatto da portavoce il Presidente dell’Ente Giovanni Pellegrino, di mettersi subito al lavoro per la 60^ edizione che avrà luogo nel settembre 2018.

Da partecipante alla 69^ Monte Erice, se mi è consentito, vorrei chiudere con una nota di merito rivolta ai Commissari di Percorso ed al Direttore di Gara Marco Cascino, così come per il Commissario Tecnico Nazionale Gregorio Meli, per l’impeccabile operato da loro svolto nel tre giorni di verifiche, prove e gara ed infine, un encomio per il pubblico che ha fatto, come solo nel trapanese avviene, sentire importanti tutti i Piloti, colmandoli di gesti affettuosi, chiedendo autografi e foto ed offrendo, tra una manche e l’altra, persino dell’ottima salsiccia locale: una cornice veramente commovente.

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